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Chi viene da più lontano per il bollito all’alba? La colazione del Bue Grasso che non conosce confini - IL VIDEO

A Carrù il rito più folle e autentico della Fiera: code alle 6 del mattino, bollito fumante, trippe pe scaldarsi, acciughe al verde... e persone arrivate da ogni dove. Nel video, le storie di chi ha fatto chilometri per esserci

Chi viene da più lontano per il bollito all’alba? La colazione del Bue Grasso che non conosce confini - IL VIDEO

C’è chi timbra il cartellino dopo, chi oggi non lavora, chi è ufficialmente in ferie e chi, semplicemente, non avrebbe potuto essere in nessun altro posto. Perché a Carrù, il giorno della Fiera del Bue Grasso, la colazione non è un pasto: è uno stato d’animo.

Quando è ancora buio e il freddo pizzica, le code davanti ai ristoranti iniziano già prima dell’alba. Trippa, bollito, acciughe, bicchieri e bicchieri di Dolcetto: non serve altro per convincere centinaia di persone a sfidare sonno e temperature rigide. La logica, qui, resta a casa. Conta solo esserci. E ogni anno il mito della colazione carrucese supera i confini. C’è chi è arrivato da molto lontano, macinando chilometri solo per sedersi a tavola all’alba, respirare quell’atmosfera unica e dire: “Io c’ero”.

Nel video che il nostro Nicolò Bono ha realizzato, sono proprio loro i protagonisti: volti assonnati, sorrisi sinceri, gote rosse, accenti diversi e una passione comune che li ha portati a Carrù prima che sorgesse il sole.

Perché la colazione del Bue Grasso non si racconta soltanto. Si vive. E, una volta vissuta, difficilmente si dimentica.

   

 

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