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31 Dicembre 2025 - 09:40
«Vorrei richiamare l’attenzione, in particolare, sulla piaga del gioco d’azzardo, che rovina molte famiglie».
Papa Leone XIV lo ha detto nell’udienza ai membri dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), ricevuti al Palazzo Apostolico Vaticano. «Le statistiche – ha proseguito il Pontefice – ne registrano in Italia un forte aumento negli ultimi anni».
Leone XIV ha sottolineato che “si tratta di un grave problema educativo, di salute mentale e di fiducia sociale”, ricordando “anche altre forme di solitudine di cui soffrono molte persone: disturbi psichici, depressioni, povertà culturale e spirituale, abbandono sociale”. «Sono segnali – ha spiegato – che indicano quanto ci sia bisogno di speranza».
Il Pontefice ha evidenziato che “le nostre città conoscono purtroppo forme di emarginazione, violenza e solitudine che chiedono di essere affrontate”, esortando i sindaci a “diventare maestri di dedizione al bene comune, favorendo un’alleanza sociale per la speranza”. Leone ha quindi citato Papa Francesco: «Senza l’ascolto dei più piccoli e dei poveri, la democrazia si atrofizza, diventa un nominalismo, una formalità, perde rappresentatività, va disincarnandosi perché lascia fuori il popolo nella sua lotta quotidiana per la dignità».
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La Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” “accoglie con profonda gratitudine” l’intervento di Papa Leone XIV rivolto all’Anci, in cui il Pontefice ha definito il gioco d’azzardo una “piaga che rovina molte famiglie”. Parole che, secondo la Consulta, confermano anni di allarmi lanciati dalla rete delle Fondazioni antiusura: l’azzardo non è semplice svago, ma un fenomeno che incide sulla salute pubblica, sulla stabilità economica e sulla coesione sociale, colpendo soprattutto i più fragili e alimentando indebitamento e dipendenze.
Il messaggio del Papa, spiega in una nota la Consulta, arriva mentre il Parlamento è alle prese con una manovra che contiene misure destinate ad ampliare l’offerta di gioco. Tra queste, il nuovo gioco numerico “Win for Italia Team” per finanziare il Coni, l’adeguamento degli stanziamenti per premi e vincite e un incremento di 80 milioni per la riorganizzazione della rete fisica dei giochi. Interventi che, secondo la Consulta, “rischiano di rafforzare la presenza dell’azzardo proprio mentre il Santo Padre richiama la politica alla tutela dei più vulnerabili”.
Ogni anno migliaia di persone si rivolgono alle Fondazioni antiusura travolte da debiti da gioco, spesso accompagnati da perdita del lavoro, crisi familiari e isolamento. Per questo la Consulta chiede che il dibattito sulla Manovra “metta al centro la salute pubblica e non il gettito fiscale, riconoscendo l’azzardo come fattore di impoverimento e rafforzando la collaborazione con Enti locali, Scuole e terzo settore”.
Le parole del Papa, definite “un faro etico e sociale”, rappresentano per la Consulta un invito a scelte legislative capaci di proteggere le persone più fragili e costruire comunità più giuste e libere dall’azzardo.
da AgenSir
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