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Caro carburanti: "Granda in Azione", «Chiediamo un intervento del Governo»

Sciopero benzinai
I Consiglieri Provinciali Pietro Danna, Annamaria Molinari e Vincenzo Pellegrino del gruppo "Granda in Azione", hanno depositato in Provincia un Ordine del giorno sul tema del caro prezzi dei carburanti e, più in generale, della situazione finanziaria dell'Ente Provincia con riferimento ai tributi strettamente connessi al mondo dell'autoveicolo, che verrà discusso nella prossima seduta del Consiglio Provinciale. «L'obiettivo – dichiarano i Consiglieri firmatari – è quello di evidenziare il fatto che l'auto non può diventare un bene di lusso, specie in territori geograficamente estesi come quello della Granda. Prezzi del carburante in aumento e sempre meno immatricolazioni di nuovi veicoli, elemento questo che rileva anche in quanto incide sui bilanci delle Province e delle Città Metropolitane, sono un indicatore chiaro del fatto che il Governo dovrebbe valutare di intervenire in tal senso. Chiediamo, quindi, un triplice intervento del Governo: che prenda provvedimenti per calmierare il prezzo dei carburanti, che valuti l'opportunità di introdurre nuovi incentivi per l'acquisto di autoveicoli e che istituisca fondi compensativi per le minori entrate di Province e Città Metropolitane con riferimento ai tributi legati al mondo dell'autoveicolo». L’ORDINE DEL GIORNO - Nel corso dell’ultimo mese si è registrato un sensibile aumento del prezzo del carburante, in seguito alla decisione del Governo di non prorogare oltre il 31/12/2022 lo sconto sulle accise sui carburanti introdotto nel marzo 2022 dal precedente esecutivo; - Tale sconto, che era di 30,50 centesimi al litro, è stato dapprima diminuito a 18,50 centesimi al litro a partire dal 1/12/2022, per poi essere azzerato a far data dal primo dell’anno; - La conseguenza di tale decisione ha portato il prezzo dei carburanti ad aumentare in media di 20,5 centesimi per litro, con picchi di costi che hanno raggiunto, in alcune parti d’Italia, i 2,30 Euro al litro; - Secondo i dati recentemente diffusi dal Codacons, un pieno di carburante costerà agli italiani in media 8,90 Euro in più rispetto a quanto costava a fine dicembre, per un totale di circa 214 Euro per ogni automobilista; - Anche la Coldiretti ha negli ultimi giorni evidenziato che il settore agroalimentare, cruciale per l’economia della Granda, sarà fortemente colpito dai rincari del carburante, evidenziando che i costi della logistica incidono attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura, in un settore nel quale l’88% delle merci viaggia su strada: ciò considerato, aumenteranno i costi per le imprese produttrici ed i prezzi per i consumatori; - Tale aumento colpisce indiscriminatamente i bilanci di famiglie, imprese e, indirettamente, anche quelli degli enti locali, soggetti già peraltro interessati dall’aumento del costo delle materie prime e dell’energia elettrica verificatisi negli scorsi mesi, anche in conseguenza del conflitto bellico tra Russia ed Ucraina; Con riferimento al settore automobilistico, poi, è da registrare altresì che le entrate tributarie delle Province e delle Città Metropolitane relative all’RC Auto ed all’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) sono diminuite, secondo i dati forniti dall’UPI (Unione Province Italiane), di circa 200 Milioni di Euro. Anche la Provincia di Cuneo continua a registrare, rispetto al periodo pre-pandemico, un calo del gettito derivante da tali tributi, con una differenza negativa di circa 5 Milioni di Euro. Tale fenomeno si ripercuote negativamente sulla capacità di spesa dell’ente provincia, specie con riferimento alle proprie funzioni fondamentali relative alla manutenzione viaria e dell’edilizia scolastica di propria competenza. In base a tali dati, l’automobile rischia di divenire un “bene di lusso”, atteso l’aumento del carburante e la diminuzione delle nuove immatricolazioni e, più in generale, dei passaggi di proprietà, quando così non può e non deve essere, specie in territori altamente frazionati e geograficamente estesi come quello della Provincia di Cuneo. Alla luce di quanto sopra, sia auspicabile che il Governo voglia valutare l’opportunità di adottare provvedimenti volti a contenere l’aumento del prezzo dei carburanti ed anche a vigilare su eventuali fenomeni di speculazione rispetto alla vendita al dettaglio degli stessi, atteso che il prezzo del petrolio non ha subito un incremento parallelo e tale da giustificare la conseguente variazione al rialzo del prezzo dei suoi derivati. Inoltre, quanto al calo del gettito tributario provinciale legato in particolar modo all’IPT ed alla RC Auto, è altrettanto auspicabile che il Governo provveda a compensare le minori entrate con fondi in tal senso perequativi ed a valutare la predisposizione di appositi incentivi per aumentare le immatricolazioni di nuovi veicoli. IL CONSIGLIO PROVINCIALE CHIEDE al Governo Italiano 1. attuare interventi urgenti volti alla diminuzione del prezzo dei carburanti ed alla predisposizione di più serrati controlli rispetto ad eventuali speculazioni circa la vendita al dettaglio degli stessi; 2. di istituire fondi compensativi delle minori entrate fatte registrare dalle Province con riferimento ai tributi propri quali l’imposta provinciale di trascrizione (IPT) e l’imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile automobilistica (RC Auto); 3. di valutare l’opportunità di istituire, al di là di quelli già previsti e relativi a veicoli a zero o basse emissioni, nuovi incentivi al fine di incrementare le immatricolazioni di un numero maggiore di autoveicoli. SI IMPEGNA - a trasmettere il presente Ordine del Giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro dei Trasporti, ed al Prefetto di Cuneo
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