ultime notizie
25 Luglio 2025 - 11:01
E’ entrato ufficialmente in vigore il Decreto Infrastrutture, provvedimento che nelle intenzioni del governo Meloni è finalizzato al potenziamento delle infrastrutture strategiche e alla semplificazione delle procedure riguardo alle opere pubbliche, oltre che al rafforzamento degli strumenti e dei meccanismi di governance e programmazione delle suddette.
Divenuto realtà lo scorso 16 luglio, dopo l’approvazione definitiva in Senato, oltre a interessare numerosi lavori di rilevanza nazionale (dal ponte sullo Stretto di Messina alle opere correlate alle Olimpiadi invernali del prossimo anno) interessa molto da vicino il Ponente ligure e il Basso Piemonte, in quanto include tra gli interventi prioritari anche la realizzazione della Variante Pieve di Teco-Ormea, con il traforo di valico Armo-Cantarana, confermando lo stanziamento delle risorse necessarie all’interno del Contratto di Programma ANAS 2021–2025.
Un passo avanti, dunque, per un’infrastruttura in fase di gestazioni da anni. Ma, e c’è sempre un ma, in questi giorni la Regione Piemonte ha sollevato una serie di criticità sul progetto, evidenziando diverse lacune che richiedono approfondimenti prima di esprimere il parere definitivo.
I tecnici piemontesi hanno individuato diverse aree problematiche principali: sul fronte paesaggistico, preoccupa l’impatto dell’area di cantiere numero 8, vicina alla storica “Balma del Messere” e chiedono “foto-simulazioni dettagliate per capire come cambierà il panorama“, soprattutto dalla strada provinciale 216. Dubbi anche sull’area di cantiere 9 lungo la statale 28, che secondo i rilievi non è affatto libera ma occupata da box e tettoie. Inoltre l’area dello sbocco dell’attuale foro pilota “si trova in una zona a rischio idraulico significativo“, e i tecnici vogliono garanzie sulla compatibilità degli interventi. Sul tema sicurezza stradale, la Regione ricorda che dal 2026 scatteranno nuovi controlli obbligatori per le infrastrutture extraurbane e considerando che uno degli obiettivi dichiarati della variante è proprio migliorare la sicurezza, i tecnici raccomandano di applicare fin da subito le nuove normative.
Le richieste di integrazione sono state formalmente trasmesse al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che aveva avviato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale lo scorso giugno che ora dovrà fornire tutti i chiarimenti richiesti prima che la Regione Piemonte possa esprimere il proprio parere definitivo sull’opera.
Edicola digitale
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link