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«In questa città parcheggiare costa più caro che abitare: mi trasferirò altrove»

parcheggi Mondovì: un parchimetro

Le nuove tariffe sui parcheggi a Mondovì sono scattate a gennaio 2025

La lettera di un lettore: «Costi per l'abbonamento altissimi: con due auto sono 1.500 euro all'anno»

Non si placano le lamentele sule nuove tariffe dei parcheggi a pagamento di Mondovì, una novità arrivata all'inizio del 2025. Il sistema prevede sì 15 minuti gratuiti a inizio sosta, ma poi una tariffa base da 80 centesimi/ora per i non residenti e 70 centesimi/ora per i residenti. Ci sono poi alcune agevolazioni, per esempio per veicoli elettrici o ibridi, e per chi risiede nelle aree ZTL.

Un lettore, che chiede di restare anonimo, ci ha inviato una lettera «con la speranza - scrive - di attirare l’attenzione dell’amministrazione comunale» per segnalare il "carico" economico e lamentare i costi rispetti alle altre città cuneesi: «Sono un cittadino che vive, lavora e contribuisce ogni giorno alla vita di Mondovì. O almeno ci prova, perché a volte sembra che questa città faccia di tutto per scoraggiare chi la sceglie. La questione parcheggi è ormai sotto gli occhi di tutti: strisce blu ovunque, tariffe standard, e nessuna vera agevolazione per chi a Mondovì ci vive o ci lavora stabilmente».

«Sì, esiste uno sconto: 10 centesimi all’ora, o 5 euro al mese, riservato a residenti e titolari di attività (solo i proprietari, non i dipendenti). Una cifra che, francamente, suona più come una presa in giro che come un aiuto reale. Io, come molti altri, non ho sottoscritto alcun abbonamento. Non per scelta, ma per necessità: io e la mia compagna, ad esempio, abbiamo due auto e dovremmo pagare 65 euro al mese per ciascuna. Questo significa 1.560 euro all’anno solo per parcheggiare dove vivo!»

Per chi vuole conoscere le tariffe esatte

A questo link si trovano tutte le tariffe, zona per zona. L'abbonamento per i residenti della zona ZTL di Breo costa 40 euro al mese.
E segnaliamo anche che esiste la possibilità di fare un abbonamento annuale per il parcheggio "Quartiere" al prezzo di 37 euro al mese (h24), 400 euro all'anno abbassati a 300 euro/anno per i residenti in zona ZTL. Cifre che si abbassano ancora se si fa l'abbonamento per 5 giorni/settimana o per l'orario serale.

Ma il lettore prosegue: «La cosa più assurda è che mi ritrovo obbligato a cercare – con amarezza – casa altrove con l’esigenza di risparmiare questi oltre 1500 euro. Non per una scelta di vita, ma per una questione di sopravvivenza economica. Così, fino ad ora, pago le fasce orarie cercando di restare nei tempi. Ma quando capita di sforare anche solo di poco, arriva l’immancabile multa. Insomma: o paghi caro, o paghi la penale».

«Basta guardare fuori da Mondovì per capire che le alternative esistono eccome: a Cuneo, l’abbonamento mensile per residenti parte da 35 €, l’annuale notturno costa 100 €. A Fossano, un residente spende 190 € all’anno, con sconti anche per lavoratori. A Saluzzo, si parcheggia con 25 € al mese, e sono previste fasce gratuite. A Mondovì, invece, nulla. Nessuna proposta annuale agevolata. Nessuna attenzione per chi lavora in centro. Nessun reale supporto a chi resta, vive, lavora, spende e contribuisce».

Il tema è noto, e l'Amministrazione comunale era già intervenuta su questo tema:  «Mondovì ha le tariffe più basse della provincia - aveva detto il sindaco - e in città 9 parcheggi su 10 sono gratis. Basta polemiche». Il punto riguarda ovviamente il centro storico di Breo: tutte le strisce "blu" sono concentrate in questo Rione, non si trovano parcheggi a pagamento all'Altipiano, al Ferrone, al Borgato, a Carassone.

La lettera si conclude in modo amaro: «Chi vive e chi lavora a Mondovì non sono la stessa cosa, ma hanno una cosa in comune: senza di loro, la città si spegne. E invece di tenerli vicini, li si spinge lontano. Personalmente, inizio seriamente a domandarmi se abbia ancora senso restare per chi c’è o arrivare per chi vorrebbe venire a Mondovì, e se il costo per parcheggiare dove si vive o si lavora debba superare il limite del buonsenso. Una città viva e che deve imperativamente ripartire non si costruisce a colpi di parchimetro, costi e tasse. E chi amministra dovrebbe ricordarselo, prima che le strade diventino deserte, le vetrine spente e le case vuote».

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