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«Il Piemonte attira chi vuole vacanze in natura, aria aperta ed enogastronomia»

L'analisi di Coldiretti dopo i dati dell'osservatorio turistico

Foto di Samuele Filippi (28)

foto di Samuele Filippi

«Il Piemonte attira chi vuole vacanze in natura, aria aperta ed enogastronomia». L'analisi di Coldiretti Piemonte dopo i dati dell'Osservatorio regionale sul turismo è positiva: «Il turismo piemontese dei primi sei mesi dell’anno presenta dati in crescita: aumentano infatti del 2,2% gli arrivi e del 5,3% le presenze rispetto allo stesso periodo del 2024, e registrano quasi 2 milioni e 900mila arrivi e oltre 7milioni e 700mila pernottamenti»

«Agosto si conferma il mese delle vacanze degli italiani, nonostante alcuni siano già partiti in giugno e luglio. Il mare resta la destinazione preferita per le vacanze estive e l’agriturismo registra un crescente interesse per chi sceglie vacanze più sostenibili - scrive Coldiretti -. I movimenti dagli Stati Uniti crescono di oltre il 20% nelle presenze, la Germania continua ad essere il primo mercato estero per arrivi e presenze, seguita da Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux. Per l’estate i turisti in Piemonte prediligono la montagna, scelta dal 20% dei turisti, la collina (+3,7% arrivi, +6,6% presenze), i laghi (+1,6% arrivi, +2,5% presenze), e Torino insieme alla prima cintura, che rappresenta la località scelta dal 37% dei turisti che arrivano in Piemonte. La vacanza in campagna unisce natura, relax, cultura, enogastronomia e attività all’aria aperta, consentendo di vivere i territori. Un modo autentico di fare turismo, sostenibile e profondamente legato alle tradizioni locali. Oggi più che mai, l’agriturismo è simbolo di un turismo sostenibile, consapevole e identitario, capace di raccontare veramente il territorio».

«La crescita del fenomeno agriturismo rappresenta una straordinaria opportunità per la nostra Regione, non solo sul piano turistico ma anche per lo sviluppo economico e sociale delle aree interne – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Questo modello di ospitalità è un motore di rinascita per i piccoli borghi e le campagne, perché crea occupazione, valorizza le eccellenze locali e custodisce la biodiversità».

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