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Fu l'ultimo cappellano della frazione: ora il nuovo salone ricorderà per sempre don Giuseppe Gasco

Costruito al posto dell'ex Scuola Elementare dove il sacerdote aveva insegnato per anni

Fu l'ultimo cappellano della frazione: ora il nuovo salone ricorderà per sempre don Giuseppe Gasco

Non è mai stato dimenticato, a Garavagna, don Giuseppe Gasco. E oggi, sabato 9 agosto, la frazione di Villanova ha intitolato a lui il nuovo salone polivalente, realizzato dove sorgeva la ex scuola Elementare in cui don Gasco ha insegnato per anni. 

Un progetto promosso dall’Associazione culturale Garavagna, che ha ottenuto dal Comune i locali in comodato d’uso e reperito finanziamenti attraverso il sostegno di enti pubblici e privati: tra gli altri hanno erogato contributi le Fondazioni CRC e CRT, Compagnia San Paolo e il Comune di Villanova, oltre a numerose aziende del territorio e privati cittadini, mediante una raccolta fondi.

Tantissimi i volontari che hanno lavorato per questo progetto, in prima linea i giovani di Garavagna che hanno lavorato in prima persona. Oggi, a inaugurare la struttura, c'erano il sindaco Roberto Murizasco, il vescovo mons. Egidio Miragoli e il parroco don Gianpaolo Laugero, il presidente della Provincia Luca Robaldo, l'onorevole Monica Ciaburro e numerosi altri rappresentanti di Enti locali assieme ai rappresentanti degli Enti che hanno sostenuto il progetto e contribuito a questo momento.

Don Giuseppe Gasco è stato l’ultimo cappellano della frazione ed ha guidato la comunità per quarant’anni, da 1954 al 1994, quando è scomparso prematuramente.

Don Gasco era  nato a San Giovanni dei Govoni, l’11 luglio 1927. In quasi venticinque anni è stato anche maestro della Scuola elementare, fino al 1978, insegnando ad almeno due generazioni di residenti. Si è speso molto per la comunità, facendosi carico delle difficoltà di molte persone e attivandosi per dotare il paese dei servizi più importanti (come luce, acqua e telefono).

Si era occupato della risistemazione della cappella sulla piazza del paese (facendola ritinteggiare alla fine degli anni Ottanta) e si è battuto affinché rimanesse viva e partecipata la festa patronale della frazione, che ricorre la domenica di agosto più vicina alla festività della Maria Vergine Assunta. Ha contribuito infine allo sviluppo residenziale della frazione, incentivando l’ampliamento del Nucleo Bersana. Uomo semplice e con molta voglia di fare, spontaneo e dalla battuta scherzosa, ha saputo lasciare una grande lezione di vita ed un vivo ricordo in tutti i suoi parrocchiani.

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