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Paesi di montagna in cui il telefono non prende: ecco come segnalarli

Prosegue la mappatura di UNCEM

Paesi di montagna in cui il telefono non prende: ecco come segnalarli

Prosegue la mappatura di UNCEM sui territori di montagna in cui non arriva il segnale mobile

Il telefono non prende nel paese di montagna dove vivi o dove vai in vacanza? Segnalalo a UNCEM nella "mappatura" della rete telefonica nelle zone di montagna. Per farlo, basta CLICCARE QUI e compilare il modulo on line.

Da luglio a settembre 2019, Uncem ha ricevuto quasi 1500 mail: il risultato della prima campagna di mappatura delle aree del Paese non coperte dal segnale di telefonia mobile, da parte di Sindaci, Amministratori locali e semplici cittadini. Un’analisi partita dal basso che ha permesso all’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani di comporre un elenco con 1220 Comuni e relativi borghi, frazioni, strade, pezzi di territorio dove telefonare, mandare un messaggio, navigare in internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi.

Oggi UNCEM  rilancia la mappatura delle aree del Paese senza segnale telefonico per il tuo smartphone. Dove telefonare, mandare un messaggio, navigare su internet è impossibile. Con gravi rischi anche per la sicurezza pubblica. "Vogliamo continuare ad agire su una grande emergenza del Paese - scrive UNCEM - che con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga, è la prima emergenza da colmare. Un problema di tutta l'Italia, non solo delle aree interne e montane. Dopo la prima mappatura (presentata a ottobre 2019, e disponibile qui) stiamo lavorando efficacemente con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri (TIM, Vodafone, WindTre, InWit) ma anche operatori per internet senza fili (in primis EOLO e BBBell). A seguito della prima mappatura Uncem , sono stati risolti una serie di problemi segnalati a Uncem da Sindaci e Cittadini. Le imprese hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Ma il segnale è comunque positivo. Anche le Regioni hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei POR FESR e grazie al PNRR. Dove non arrivano le imprese private, deve intervenire lo Stato con investimenti pubblici. nessuno però deve voltarsi dall'altra parte. Il digital divide parte dalle reti mobili ed è un problema serio. Una cosa è certa: non possiamo intervenire, come Paese, solo lungo le linee dell'alta velocità AC/AV, dove il segnale manca. Serve un piano nazionale per coprire tutte le aree montane. Tutta l'Italia, anche quella più interna, remota, rurale, impervia. Lo dobbiamo fare con Ministeri, Dipartimento della Digitalizzazione, Ministero delle Autonomie, Regioni, con tutte le Istituzioni nazionali dalla parte degli Enti locali. Con le imprese che aspettando di vedere i dati di questa mappatura. Il Governo e il Parlamento siamo certi saranno con noi in questa analisi e nel dare risposte a Sindaci, Amministrazioni locali, cittadini".

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