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19 Agosto 2025 - 17:48
Due guardie del Nucleo Faunistico provinciale col presidente Robaldo
«La metà del personale del Nucleo faunistico della Provincia è ancora al lavoro sul contrasto alla peste suina». E, più in generale, le "guardie faunistiche" si stanno occupando in prima linea di fauna selvatica per limitarne i danni all’agricoltura, nel contrasto al bracconaggio e smaltimento abusivo di rifiuti, nella vigilanza della pesca nei corsi d’acqua e dei prelievi idrici, oltre che nei censimenti faunistici e nel recupero e liberazione di animali in difficoltà.
Questo il bilancio del Nucleo Faunistico Ambientale della Polizia Locale della Provincia che prosegue anche nei mesi estivi la sua intensa attività di controllo del territori. Oggi la squadra conta 28 unità, distribuite tra la sede centrale di Cuneo e quelle distaccate a Venasca, Cherasco e Mondovì. Un incremento rilevante rispetto ad inizio legislatura, quando gli addetti erano 12.
Uno dei fronti più impegnativi è tutt'ora quello del contrasto alla Peste Suina Africana (PSA), emergenza che in altre zone d’Italia ha messo a rischio allevamenti e comparto agricolo. Mediamente, circa metà del personale del Nucleo è dedicata a questa attività, con azioni mirate al contenimento della popolazione di cinghiali. Anche grazie a questo impegno costante, sul territorio provinciale al momento non sono stati registrati casi di PSA. Dal prossimo 15 settembre, inoltre, sarà operativo il Piano di contenimento dei cormorani, volto a tutelare l'equilibrio degli ecosistemi acquatici.
Il presidente della Provincia, Luca Robaldo, ringrazia il personale e i responsabili: «Il lavoro del Nucleo Faunistico Ambientale è un presidio prezioso per il nostro territorio. Sono grato al dirigente del Settore, Alessandro Risso, e al Comandante della Polizia Locale, Valerio Civallero, per la professionalità e la dedizione. Come Provincia c'è tutto il nostro impegno affinché la squadra disponga di mezzi e strumenti idonei a sostenere il loro lavoro di tutela dell'ambiente».
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