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Le spiagge del Savonese diventano “culle” per le tartarughe "Carretta Carretta"

Stabilimenti balneari e associazioni uniscono le forze per proteggere i nidi e accompagnare i piccoli verso il mare

Le spiagge del Savonese diventano “culle” per le tartarughe "Carretta Carretta"

Non solo ombrelloni e lettini: quest’estate le spiagge del Savonese si sono trasformate in luoghi di straordinaria importanza naturalistica. Le tartarughe marine "Carretta Carretta" hanno scelto queste coste per deporre le loro uova, dando vita a un evento che non è soltanto spettacolare dal punto di vista naturalistico, ma anche un banco di prova per la capacità del territorio di coniugare turismo, sostenibilità e tutela ambientale.

 

 

A raccogliere la sfida è stato il Consorzio Obiettivo Spiagge, che riunisce numerosi stabilimenti balneari della zona. Con il supporto delle associazioni Menkab e I Delfini del Ponente, il consorzio ha deciso di “adottare” i nidi e fornire tutto il necessario affinché la nascita delle tartarughe avvenga nelle condizioni più sicure possibili.

 

Stabilimenti balneari trasformati in presidi

 

Gli stabilimenti interessati dalle nidificazioni non saranno semplici spettatori. Nei prossimi giorni diventeranno veri e propri centri operativi: qui i volontari e il personale scientifico potranno contare su spazi, supporto logistico e strumenti utili a monitorare costantemente la situazione. La fase della schiusa, che richiede sorveglianza continua e interventi mirati, vedrà la presenza di squadre di volontari anche nelle ore notturne, con turni di presidio h24.

 

 

«Abbiamo deciso di adottare i nidi – spiega Enrico Schiappapietra, presidente del Consorzio Obiettivo Spiagge e di Confcommercio Savona – affinché l’accoglienza delle nuove tartarughe diventi un tratto distintivo delle nostre spiagge. La loro presenza è un segnale positivo per l’ambiente e intendiamo avviare una collaborazione a lungo termine con le associazioni».

 

Un “corredino” per i nuovi nati

 

Per rendere più sicuro il percorso delle tartarughine appena uscite dall’uovo, il Consorzio ha predisposto un vero e proprio “corredino”: reti ombreggianti per proteggere i nidi dal sole, pali e materiali per costruire i corridoi che guideranno i piccoli verso il mare, e un contributo economico alle associazioni per sostenere attività scientifiche e documentaristiche.

Un lavoro fondamentale non solo per accompagnare i nuovi nati, ma anche per raccogliere dati e immagini utili a studiare il comportamento di una specie che rappresenta un indicatore importante dello stato di salute del Mediterraneo.

 

  

Un anno eccezionale di nidificazioni

 

Il 2025 si conferma come una stagione straordinaria per la presenza di tartarughe marine sulle coste liguri. Se in passato le nidificazioni erano episodi rari e isolati, quest’anno si registra un numero record di nidi tra il Ponente Ligure e altre zone del Mediterraneo occidentale.

«Grazie al supporto del Consorzio – sottolineano Giulia Calogero (Menkab) e Davide Ascheri (I Delfini del Ponente) – abbiamo potuto affrontare con maggiore efficacia e sicurezza un lavoro impegnativo, reso necessario dall’elevato numero di nidi registrati quest’anno. Si tratta di un sostegno concreto che ci consente di proteggere meglio le uova e garantire condizioni ideali per la schiusa».

 

 

Turismo ed ecologia: un equilibrio possibile

 

L’arrivo delle tartarughe non è solo un fenomeno affascinante, ma anche un’opportunità per riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente. Il mare del Ponente Ligure, frequentato ogni anno da migliaia di turisti, si conferma un habitat prezioso da preservare.

Le iniziative di collaborazione tra stabilimenti e associazioni dimostrano che turismo e tutela ambientale possono convivere, trasformando un evento naturale in occasione di sensibilizzazione per residenti e visitatori. Non a caso, oltre alle misure pratiche per proteggere i nidi, il Consorzio e le associazioni hanno annunciato programmi di informazione rivolti ai bagnanti, per spiegare l’importanza della biodiversità marina e diffondere comportamenti responsabili.

  

 

Un patrimonio da custodire

 

La nidificazione delle "Carretta Carretta" sulle spiagge savonesi è un fenomeno che racconta molto: parla di un mare in cambiamento, di specie che si adattano, ma anche della capacità delle comunità locali di reagire e assumersi un ruolo attivo nella tutela del proprio territorio.

Il Savonese, dunque, non è soltanto una destinazione turistica, ma diventa parte di un patrimonio naturale collettivo, dove ogni nuova tartaruga che raggiunge il mare rappresenta una vittoria condivisa.

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