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Vandali sui sentieri di montagna: «Episodi sempre più frequenti»

Lo segnala l'Ente Parco Alpi Marittime: «Gli operatori hanno dovuto impiegare tempo ed energie»

Vandali sui sentieri di montagna: «Episodi sempre più frequenti»

Immagine didascalica realizzata con il supporto dell'AI

 

Crescono le segnalazioni di atti vandalici lungo i sentieri del Parco delle Alpi Marittime. Lo rende noto il personale dell’Ente, che durante l’estate ha portato a termine interventi di manutenzione di rilievo.

Lungo la Grande Traversata delle Alpi, nel tratto compreso tra la pista per il rifugio Genova-Figari e il Colle di Fenestrelle, gli operatori hanno dovuto impiegare tempo ed energie per rimuovere scritte e disegni su massi realizzati da "teppisti". Non si tratta di episodi isolati: il parco segnala anche scarsa cura dei bivacchi, tracciature abusive di itinerari e danneggiamenti alla segnaletica mediante l’applicazione di adesivi.

I guardiaparco stanno conducendo indagini e servizi di vigilanza mirati per risalire agli autori delle deturpazioni e prevenire ulteriori danni, anche attraverso l’utilizzo di fototrappole.

Nel corso dell’estate nel Parco delle Marittime, tra i principali interventi a cura della squadra tecnica si segnalano manutenzioni, sfalcio e decespugliamento sui seguenti itinerari: rifugio Genova, Bivacco del Baus, Pagarì, lago Bianco del Gelàs, Monte Aiera, laghi di Esterate, Passo della Mena, Giro dei Laghi di Palanfrè, Via di Téit (Vernante-Palanfrè), Lo Viòl di Tàit (Sentiero dell’Ecomuseo). Questa settimana sono stati avviati lavori sul sentiero parcheggio Vallone Argentera-laghi di Fremamorta.

Questi interventi si aggiungono a quelli più strutturali al Passo sottano del Muraion, lungo la salita al rifugio Pagarì e sulla strada per il rifugio Ellena-Soria.

Oltre al miglioramento del sentiero per il rifugio Emilio Questa e il Lago delle Portette. «Era gravemente degradato, – spiega il Parco in una nota – il personale dell'Ente ha ripulito parte dell’itinerario dalla vegetazione invasiva, ha ricostruito muri a secco, sezioni di sede calpestabile e realizzato canaline per le acque meteoriche. Un intervento eseguito interamente a mano dagli operai del Parco per l’impossibilità di raggiungere con i mezzi la zona. Il lavoro è stato molto apprezzato dal gestore del rifugio e dagli escursionisti che nei giorni scorsi lo hanno “collaudato”».

«A migliorare la rete escursionistica dell'area ci sono anche le squadre degli operai forestali dell'Assessorato alla Montagna della Regione Piemonte di cui daremo conto sui prossimi numeri della Newsletter insieme alle attività eseguite negli altri territori delle Aree Protette Alpi Marittime».

 

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