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Cinque anni di RoadeRiccio: dall’opuscolo un bilancio che guarda al futuro

Dalle prime visite porta a porta ai progetti sostenuti dalle istituzioni: il cammino di una realtà che mette al centro fragilità e comunità

Cinque anni di RoadeRiccio: dall’opuscolo un bilancio che guarda al futuro

Cinque anni racchiusi in un libretto. Non un semplice resoconto, ma un modo per fissare la memoria e, insieme, prendere slancio verso nuove mete.

L’associazione RoadeRiccio ODV, nata ufficialmente nel 2020 ma già attiva dal 2018, ha scelto di raccontarsi attraverso un opuscolo che raccoglie immagini, ricordi e tappe di un cammino che in breve tempo l’ha portata a diventare un punto di riferimento nelle Valli Monregalesi.

Le radici sono nel volontariato semplice, fatto di visite agli anziani, di auguri lasciati alle porte durante il Covid, di piccoli gesti capaci di colmare solitudini.

Da lì la RoadeRiccio è cresciuta, fino ad affiancare agli anziani un’attenzione costante verso i più giovani, con progetti di educazione e aggregazione, in particolare il percorso “INSI3M3”, oggi sostenuto anche da enti pubblici e Fondazioni.

Un doppio sguardo, insomma: agli anziani, depositari di memoria e tradizioni, e ai ragazzi, chiamati a radicarsi sul territorio. Dentro l’opuscolo c’è tutto: dalle prime mascherine di Carnevale realizzate dai bambini e donate agli over 80, alle panchine viola della gentilezza, dalle iniziative contro la violenza di genere ai laboratori di teatro e giocoleria, fino alla nascita di uno spazio giovane stabile a Roburent. È il racconto di un’Associazione che, passo dopo passo, ha saputo crescere e farsi riconoscere dalle istituzioni, diventando una realtà credibile e riconosciuta.

«Questi cinque anni sono stati intensi e ricchi di sfide - sottolinea la presidente Clara Rossi -. Il nostro obiettivo è stato da subito quello di prenderci cura delle fasce più fragili: i bambini, che hanno bisogno di radici per crescere, e gli anziani, che hanno bisogno di sentirsi parte attiva della comunità. Oggi, grazie al sostegno dei Comuni, delle scuole e della Fondazione CRC, possiamo dire di aver costruito molto. Ma questo è solo l’inizio: il bello deve ancora venire».

Uno sguardo al futuro, infatti, c’è già. La programmazione 2025/26 è quasi pronta e promette importanti novità, soprattutto per i ragazzi e le ragazze del territorio.

Attività pensate non solo per farli incontrare e stare insieme, ma anche per educarli a evitare derive pericolose come bullismo, incuria e vandalismo.

Progetti mirati, calibrati per fasce d’età, che non possono però prescindere dal coinvolgimento delle famiglie: «Il loro aiuto è basilare - ribadiscono le volontarie -. Solo camminando insieme si possono ottenere risultati concreti».

L’opuscolo, in questo senso, non è un punto d’arrivo ma un segnale: RoadeRiccio fissa la memoria per guardare avanti, con la volontà di allargare il raggio d’azione e costruire nuove opportunità educative, sociali e culturali. E il messaggio che ne esce è chiaro: il futuro delle valli passa dalla cura dei più piccoli e dei più anziani, e dalla capacità di una comunità di crescere insieme.

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