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Le Scuole si mobilitano per Gaza: docenti di Mondovì aderiscono

Nel primo giorno di scuola ai Licei minuto di silenzio e forse un presidio in piazza Maggiore

«Il primo giorno di scuola un minuto di silenzio per Gaza»

L'iniziativa si chiama "Un minuto di silenzio per Gaza" ed è un appello nazionale, da una rete di docenti estesa in tutta Italia, per il primo giorno di scuola, mercoledì 10 settembre. Aderiranno anche i Licei di Mondovì. «Perché ci sentiamo angosciati, sgomenti e impotenti di fronte a quanto sta accadendo in Palestina, con la complicità del mondo occidentale».

La proposta di adesione è stata discussa e approvata dal Collegio docenti la mattina di martedì 2 settembre. L'appello che si trova in rete è stato firmato da centinaia di docenti, oltre 50 del Cuneese: «Siamo educatori ed educatrici, insegnanti, professioniste/i dell’educazione e della cura che lavorano in vari istituti scolastici di ogni ordine e grado. A breve la scuola riprenderà e non possiamo immaginarci di iniziare così, come se niente fosse, di partecipare al primo collegio docenti o alle prime riunioni, come di routine, di ritrovare i nostri alunni allegri, fiduciosi e giocosi, come dovrebbero essere tutti i bambini e i ragazzi del mondo, senza pensare ai bambini e alle bambine di Gaza. Non possiamo più fare finta di niente, non è possibile. Pensiamo che il mondo della scuola e dell’educazione debba mobilitarsi per affermare con forza il proprio dissenso, prendere posizione, scioperare per opporsi al genocidio in atto, alzare la voce; è urgente farci sentire dal nostro Governo e dal nostro Parlamento per cercare di difendere, proteggere, salvare la popolazione, le bambine e i bambini di Gaza. Noi ci occupiamo di bambine/i, di ragazze/i, cerchiamo di trasmettere loro valori e speranze, il nostro mestiere è la cura: come possiamo dedicarci a tutto ciò sapendo che ci sono famiglie, bambini e bambine che vengono intenzionalmente uccisi, lasciati morire di fame e di sete?  Chiediamo che il Governo italiano assuma una posizione di ferma condanna verso i crimini di guerra e contro l’umanità commessi dal governo israeliano. E chiediamo l’immediato riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina (come già hanno fatto altri 143 Stati) per affermare un diritto universale e inalienabile, e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. Ci rivolgiamo ai sindacati per chiedere che venga proclamato al più presto uno sciopero generale unitario della scuola per denunciare il genocidio in corso e per l’ottenimento di tutti i punti sopra elencati. Chiediamo al MIM di introdurre programmi scolastici sull’educazione alla pace e alla nonviolenza, di promuovere nelle scuole approfondimenti storici sul sionismo e chiarire la differenza tra antisemitismo e antisionismo. Invitiamo infine l’intero mondo del lavoro e la società civile ad unirsi a noi. Per gli studenti e le studentesse italiani tra pochi giorni inizierà la scuola, per i loro coetanei palestinesi non sarà così. Non possiamo continuare a tacere, non siamo complici di questo genocidio».

Mercoledì 10 settembre, primo giorno di scuola, verrà letto un documento nelle classi per sensibilizzare su quanto sta avvenendo a gaza e sul tema della Pace. Inoltre il Liceo sta verificando se esiste la possibilità, nell'ultima mezz'ora di scuola, di spostare docenti e studenti in piazza Maggiore per un presidio pubblico con un minuto di silenzio per Gaza.

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