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Dal convento al cuore del bosco: il nuovo allestimento del Museo del Fungo regalerà un’esperienza immersiva unica

Approvato a Ceva il progetto da 50 mila euro: nuove teche, ambientazioni spettacolari e un percorso immersivo nel sottobosco. Il sindaco Mottinelli: “Un grande passo avanti per la città e il territorio”

Dal convento al cuore del bosco: il nuovo allestimento del Museo del Fungo regalerà un’esperienza immersiva unica

Il Museo del Fungo, ospitato nell’ex convento dei Cappuccini, è pronto a compiere un nuovo salto di qualità. L’Amministrazione comunale ha infatti approvato il progetto di allestimento degli spazi al piano terra, un intervento che segna un ulteriore tassello nel percorso di valorizzazione del polo museale inaugurato nel 2024.

Il progetto, affidato allo studio associato Officina delle Idee srl di Torino, prevede un investimento di 50mila euro, oltre la metà dei quali – circa 28mila euro – coperti grazie al sostegno della Fondazione CRC nell’ambito del Bando generale 2025.

 

Un museo “in divenire”

Nato dalla volontà e dalla passione del Gruppo Micologico Cebano, che ne cura gestione e promozione, il Museo del Fungo è stato concepito fin dall’inizio come un percorso in continua evoluzione. Dopo l’apertura delle prime sale – dedicate alla storia del gruppo, alla Mostra del Fungo e al legame con la comunità locale – ora l’obiettivo è ampliare l’offerta culturale e didattica.

Il nuovo intervento prevede l’allestimento del terzo lato del chiostro, rimasto finora inutilizzato. Qui troveranno spazio teche vetrate ambientate, capaci di restituire la varietà di habitat in cui crescono i funghi del territorio. Al loro interno, una sequenza di mobili apribili ma protetti custodirà diverse specie di boleti, offrendo al pubblico una visione spettacolare e immersiva.

“Il visitatore entrerà idealmente nel sottobosco – spiegano i curatori – e potrà scoprire la biodiversità micologica della zona, da cui provengono quasi tutte le specie esposte”.

 

Le prospettive future

Il piano di crescita del museo non si ferma qui. Le ex celle dei frati Cappuccini ospiteranno in futuro nuove sezioni didattiche: spazi dedicati alle essenze arboree, microscopi per lo studio scientifico e ricostruzioni degli ambienti naturali più significativi per la nascita dei funghi. Un percorso che si annuncia sempre più ricco, capace di unire rigore scientifico e divulgazione emozionale.

 

Il commento del sindaco

Soddisfatto il primo cittadino, Fabio Mottinelli:

“Per l’Amministrazione e per la città questo intervento rappresenta un grande passo avanti. La costante collaborazione e l’unità di intenti tra Comune e Gruppo Micologico Cebano hanno reso possibile la nascita di questo Museo, che illustra il nostro prodotto principe: il fungo. Ora aggiungiamo un altro tassello importante, proseguendo con l’allestimento del piano terra. È un’occasione per valorizzare il territorio non solo sotto il profilo agroalimentare, ma anche storico, naturalistico e socio-economico”.

 

Una vetrina per l’eccellenza locale

Con il nuovo allestimento, il Museo del Fungo si propone dunque come un vero e proprio polo culturale ed enogastronomico, destinato a diventare punto di riferimento per residenti, visitatori e turisti. Un luogo dove scoprire, attraverso collezioni e ambientazioni suggestive, non solo l’universo dei funghi ma anche l’identità di un territorio che ha fatto della selvicoltura e delle sue eccellenze un tratto distintivo.

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