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Tra spade, storia, arte e leggende: un pomeriggio nel cuore del castello

Sabato pomeriggio il convegno storico e le rievocazioni per celebrare i nove secoli del Castello di Niella Tanaro

Tra spade, storia, arte e leggende: un pomeriggio nel cuore del castello

Mauro Benedetto, proprietario del Castello

Sabato pomeriggio Niella Tanaro ha celebrato il suo castello e i suoi 9 secoli di storia.

Il calendario estivo di eventi organizzato dalla famiglia Benedetto, proprietaria del maniero, ha raggiunto il culmine con il convegno, tenuto dallo storico Sebastiano Carrara e dall’architetto Luca Finco, dedicato alla storia del territorio niellese e della fortezza.

Il pomeriggio è stato arricchito dalla presenza dei figuranti de L’Ordine del Gheppio, Associazione di Cairo Montenotte dedita alle rievocazioni storiche a tema medioevale, per mostrare aspetti della vita del passato.

I figuranti hanno presenziato anche alla Festa del Pane del giorno successivo, dove il Castello ha ospitato diversi eventi.

Erano presenti guerrieri, con spade e corazze, e una tenda dove una cuoca ha mostrato come veniva preparato il pane in epoca medievale.

Nello spazio verde antistante il maniero si è tenuta la relazione dei due studiosi, che hanno intrattenuto il pubblico con un linguaggio semplice e una narrazione avvincente e coinvolgente.

«Oggi le cose che hanno 900 minuti sono già vecchie e siamo qui per celebrare un edificio che ha 900 anni – ha detto Mauro Benedetto, proprietario del Castello – ci affascina e ci prende custodire un bene così antico. vogliamo celebrare il fatto di restituire alla comunità questo edificio. Io penso che i beni fruibili e visitabili siano ancora più belli. Voglio che questo castello sia visitabile e accessibile a tutti, il fatto che qui ci sia una rappresentanza del Comune è significativo, perchè simboleggia la collaborazione che auspichiamo per il paese». Sono intervenuti a portare il proprio saluto alla platea il sindaco di Niella Tanaro, Gian Mario Mina e il sindaco di Mondovì e presidente della Provincia, Luca Robaldo. 

In particolare, Finco si è concentrato sulle caratteristiche delle antiche fortezze, commentando i particolari costruttivi e le forme architettoniche riscontrabili nel castello niellese.

È stato messo in rilievo il grande numero di castelli un tempo presenti sul territorio, molti dei quali oggi scomparsi, e la loro funzione. Partendo dall'epoca Romana, Sebastiano Carrara ha ripercorso brevemente la storia del territorio niellese. «Niella è sempre stata un posto di confine – ha esordito – Originariamente era inserita nella macroregione ligure: il Municipium più vicino era ad Albenga. Il territorio è stato romanizzato tra gli ultimi e non ha sviluppato grandi centri fino all'epoca medievale. Mondovì, la prima città del territorio, arriva solo nel 1198». «Nel 1041 si parla del Castrum, Niella compare nella conferma di Enrico III nel 1041 e si fa riferimento al fitonimo per indicare il luogo. Il territorio tra Lesegno, Niella, Carazzone e Bastia è ricco e interessante. – prosegue Carrara – da Lesegno alcuni elementi ci fanno capire come doveva essere la situazione dopo il mille».

Il castello ha inoltre ospitato alcuni scatti di Luciana Acheronte dedicati alla Nigella e le curiose sculture lignee di Claudio Camilla.

L’occhio dello scultore riconosce figure all’interno delle forme naturali e sa esaltarle con oculati tagli e lavorazioni che tuttavia lasciano intatto il materiale di partenza.

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