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«Lo Stato permetta di costruire vicino ai cimiteri»

La Regione Piemonte chiede di modificare la legge che regola le distanze minime tra i cimiteri e gli edifici

Cimitero

«Lo Stato permetta di costruire vicino ai cimiteri». La Regione Piemonte chiede di ridurre la "fascia di rispetto" da 200 a 50 metri

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una proposta di legge da trasmettere al Parlamento per modificare l’articolo 338 del Testo Unico delle leggi sanitarie, che regola le distanze minime tra i cimiteri e gli edifici. La normativa statale, ferma da decenni, prevede oggi un limite di 200 metri con deroghe ridotte, spesso incompatibili con la realtà dei piccoli centri e ormai obsoleta rispetto alle nuove tecniche che oggi si applicano nel settore.

La proposta piemontese amplia le possibilità di deroga, consentendo la costruzione entro i 200 metri dal perimetro cimiteriale – mai sotto i 50 metri – previa deliberazione del Consiglio comunale e parere favorevole dell’ASL, tenendo conto delle moderne tecniche di sepoltura e delle mutate condizioni igienico-sanitarie.

Perché questa richiesta? «Perché in alcuni contesti, in particolare nei piccoli comuni montani - sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Marco Gallo –  la presenza dei cimiteri a ridosso dei centri abitati impediva spesso lo sviluppo edilizio e la valorizzazione del territorio. Con la proposta al Parlamento vogliamo dare risposte concrete e aggiornare una norma ormai superata, garantendo al tempo stesso la sicurezza e il rispetto delle regole sanitarie».

La Regione Piemonte, prima in Italia, porta così all’attenzione nazionale un tema comune a centinaia di comunità locali, offrendo uno strumento di flessibilità e chiarezza urbanistica atteso da tempo, che invece finora ha causato ritardi e incertezze per amministratori e cittadini. La proposta sarà ora trasmessa alla Camera dei Deputati, segnalando un impegno concreto della Regione Piemonte per aggiornare la normativa statale e offrire soluzioni equilibrate e orientate al bene comune.

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