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09 Settembre 2025 - 13:38
«Lo Stato permetta di costruire vicino ai cimiteri». La Regione Piemonte chiede di ridurre la "fascia di rispetto" da 200 a 50 metri.
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una proposta di legge da trasmettere al Parlamento per modificare l’articolo 338 del Testo Unico delle leggi sanitarie, che regola le distanze minime tra i cimiteri e gli edifici. La normativa statale, ferma da decenni, prevede oggi un limite di 200 metri con deroghe ridotte, spesso incompatibili con la realtà dei piccoli centri e ormai obsoleta rispetto alle nuove tecniche che oggi si applicano nel settore.
La proposta piemontese amplia le possibilità di deroga, consentendo la costruzione entro i 200 metri dal perimetro cimiteriale – mai sotto i 50 metri – previa deliberazione del Consiglio comunale e parere favorevole dell’ASL, tenendo conto delle moderne tecniche di sepoltura e delle mutate condizioni igienico-sanitarie.
Perché questa richiesta? «Perché in alcuni contesti, in particolare nei piccoli comuni montani - sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Marco Gallo – la presenza dei cimiteri a ridosso dei centri abitati impediva spesso lo sviluppo edilizio e la valorizzazione del territorio. Con la proposta al Parlamento vogliamo dare risposte concrete e aggiornare una norma ormai superata, garantendo al tempo stesso la sicurezza e il rispetto delle regole sanitarie».
La Regione Piemonte, prima in Italia, porta così all’attenzione nazionale un tema comune a centinaia di comunità locali, offrendo uno strumento di flessibilità e chiarezza urbanistica atteso da tempo, che invece finora ha causato ritardi e incertezze per amministratori e cittadini. La proposta sarà ora trasmessa alla Camera dei Deputati, segnalando un impegno concreto della Regione Piemonte per aggiornare la normativa statale e offrire soluzioni equilibrate e orientate al bene comune.
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