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«Il fungo è la nostra identità»

Ceva festeggia la 64ª Mostra nazionale». Il 20 e 21 settembre, weekend di eventi, gusto e spettacoli per un appuntamento che guarda al futuro

«Il fungo è la nostra identità»

La città di Ceva si prepara alla 64ª edizione della “Mostra del fungo” in programma il fine settimana del 20 e 21 settembre.

 


Due intensi giorni con tantissimi appuntamenti e iniziative. Si parte il sabato con l’apertura del mercato del fungo, dalle 11,30, e l’apertura delle cucine. Alle 16, verrà inaugurata la mostra “Filatelia micologica nel mondo” e la conferenza del generale Giampiero Andreatta dal titolo “L’uomo e le foreste dagli albori della storia alla selvicoltura”. Alle 18,30 si terrà l’inaugurazione ufficiale della Mostra e, a seguire, l’apertura delle cucine e il concerto “It’s my live” a cura dell’Istituto musicale di Ceva. Alle 22,30, il concerto dei Bandakadabra.

Domenica giornata clou, a partire dalle 10: apertura della zona delle eccellenze, del mercato del fungo, della zona delle Associazioni, dell’area dedicata alle famiglie, del Museo del Fungo, poi visite guidate ai giardini del Castello Rosso e ai principali monumenti della città. Dalle 10,30, partenza del trenino per la visita al Forte napoleonico e inizio della “Festa del mattoncino” e giochi di una volta. Dalle 14 sarà possibile visitale il Campanone, a cura del Cai giovanile, con attività nella palestra attrezzata per le Associazioni sportive. Non mancherà il concerto della Banda musicale cittadina. Dalle 15, apertura del salotto del fungo, con la presentazione dello scrittore Campani con il volume “Alzarsi presto”. Alle 16 si terrà la presentazione della stagione teatrale del Marenco e dalle 19,30 festa di chiusura con cucine aperte fino alle 21,30 e un concerto live dal palco centrale offerto dall’Ascom di Ceva in occasione degli 80 anni della Confcommercio nazionale.

«Anche quest’anno sono qui con orgoglio, a portare il mio saluto come presidente del Gruppo Micologico Cebano», ha dichiarato il presidente Giorgio Raviolo durante la conferenza stampa di presentazione. Un’occasione per ricordare i predecessori, Ernesto Rebaudengo e Giovanni Scola, e sottolineare «la passione e l’impegno instancabile dei soci, senza i quali nulla sarebbe possibile». Il Gruppo, attivo dal 1962, non si limita all’organizzazione della Mostra: porta avanti attività durante tutto l’anno, dalle lezioni nelle scuole al bosco didattico, dalla cura del giardino botanico alla partecipazione a eventi in tutta Italia.

 

 

«Un sogno che stiamo realizzando – ha aggiunto – è il Museo del Fungo, frutto della collaborazione con il Comune. Quest’anno un nuovo lotto arricchirà il percorso museale». Infine, un ringraziamento ai volontari e a chi sceglierà di visitare Ceva: «Significa apprezzare i nostri sforzi e condividere l’amore per la città, la natura e il re del bosco».

 

 

Il sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli, ha espresso con orgoglio l’importanza della Mostra, definendola «una celebrazione del legame tra uomo e natura». Per Mottinelli, la manifestazione è molto più di un appuntamento gastronomico: «Così come il bosco in autunno sfoggia i suoi colori e i suoi profumi più intensi – ha sottolineato – anche Ceva si prepara a indossare l’abito migliore per accogliere questo evento. Raccogliamo l’eredità del passato per proiettarla nel futuro, parlando di qualità del cibo, sostenibilità ambientale e rapporto uomo-natura».

 
L’assessore alle Manifestazioni, Luca Prato, ha rimarcato come l’appuntamento sia ormai riconosciuto a livello nazionale per il suo valore scientifico e culturale, grazie anche alla qualità dell’esposizione micologica e al ricco programma di iniziative collaterali. «Questa Mostra – ha detto – è una delle espressioni più autentiche del patrimonio culturale, naturalistico e sociale di Ceva». Tra le novità più significative dell’edizione 2024, Prato ha segnalato lo spazio dedicato ai funghi coltivati, curato da una famiglia tedesca trasferitasi stabilmente sul territorio. «Si tratta di un segnale forte – ha aggiunto – che dimostra come Ceva e le sue risorse sappiano ancora attrarre energie nuove».

 

 

L’assessore ha poi voluto ringraziare la Fondazione CRC, le Associazioni, le Forze dell’ordine e i volontari che rendono possibile la realizzazione della Mostra, ricordando come «pubblico e privato possano lavorare insieme per promuovere sviluppo sostenibile e qualità della vita nelle comunità».

 

 

Il piatto da ricordare

 
Dal 1977 il Gruppo Micologico Cebano realizza un piatto commemorativo (in numero limitato di pezzi) per ciascuna edizione della Mostra del Fungo. Il primo disegno recava la firma di Ernesto Rebaudengo; l’eredità è stata poi raccolta dal grafico e socio Maurizio Galliano. Sul piatto 2025 è raffigurata la Calocybe gambosa.

 

 



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