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19 Settembre 2025 - 09:20
Negli ultimi cinque anni il valore degli arrivi di fiori e piante stranieri in Italia è più che raddoppiato (+120%), raggiungendo il record di 874 milioni di euro, mai così alto, e favorendo la concorrenza sleale ai danni dei produttori nazionali che vanno tutelati applicando il principio di reciprocità. E’ il messaggio lanciato dal vertice, a Roma, della Consulta florovivaistica della Coldiretti, a cui ha preso parte il membro effettivo del Piemonte, Cargnino Simone.
Alla presenza del presidente Mario Faro e della coordinatrice Nada Forbici, con la partecipazione del presidente nazionale e del segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, la consulta ha posto il focus sul fenomeno delle importazioni a basso costo provenienti dall’estero che ha raggiunto dimensioni più che preoccupanti poiché spesso non rispettano gli stessi standard richiesti agli agricoltori europei. Il 72% delle merci che arrivano nell’Unione europea transita dall’Olanda, con il porto di Rotterdam che rappresenta un vero e proprio punto critico nei controlli: qui molte partite vengono “triangolate” e finiscono per acquisire un’origine comunitaria. Tra i Paesi extra-Ue spiccano invece Cina, Thailandia ed Ecuador, in particolare per l’importazione di fiori.
«Abbiamo chiesto di far valere negli scambi commerciali il principio di reciprocità, assicurando il rispetto delle stesse regole produttive ma anche controlli puntuali su tutte le merci in arrivo nei porti dell’Unione Europea – evidenzia Fabio Tofi, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore colture e tecnologie innovative -. E’ stata anche l’occasione per fare il punto su alcune importanti novità per le aziende florovivaistiche ottenute proprio grazie al lavoro della Consulta, a partire dall’esenzione definitiva del contributo Conai per i vasi e si è parlato anche di innovazione e di filiera, con lo sviluppo di soluzioni green”.
«Il florovivaistico è sicuramente un comparto fondamentale per l’agricoltura e l’economia,– evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - da qui l’importanza di valorizzare e promuovere piante e fiori Made in Italy affermando con forza il principio di reciprocità delle regole, senza il quale rischiamo di vanificare l’enorme lavoro portato avanti in questi anni dai florovivaisti italiani in termini di sostenibilità, nonostante i problemi causati dai cambiamenti climatici e dall’aumento dei costi legato alle tensioni internazionali».
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