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24 Settembre 2025 - 14:32
Giulia Marro
Pubblichiamo di seguito l'intervento inviatoci oggi, 24 settembre, dalla consigliera regionale Giulia Marro (Alleanza Verdi e Sinistra), sul bonus Vesta per famiglie con figli fino a 6 anni, istituito dalla Regione Piemonte.
A fronte delle segnalazioni che continuano ad arrivarci, abbiamo posto domande precise oggi all'assessore Marrone con riferimento al click day di Vesta. Marrone non ha avuto nemmeno il buon gusto di presentarsi in aula, facendoci rispondere per interposta persona dal collega Vignale che "avvierà azioni legali a tutela della correttezza della procedura" nei nostri confronti, e in particolare della capogruppo Ravinale che ha verificato la presenza di un'anomalia nella piattaforma, quella della pre-coda. Invece di rispondere alle nostre richieste di chiarimenti, Marrone minaccia, addirittura in sede istituzionali
Sul punto, l'assessore infatti non ha risposto: avevamo chiesto in che modo possa ritenere valida la procedura visto che il bando prevedeva che le domande sarebbero state ammesse in ordine cronologico e che nel weekend è emerso invece che una parte di chi ha partecipato al click day è stato inserito in coda in modo randomico, dopo essere stato ammesso alla ormai famigerata "pre-coda". Oggi Marrone ha confermato che questo inserimento a random nella coda è avvenuto: questa però è una violazione del bando (che prevedeva l'ordine cronologico), oggi messa incautamente nero su bianco da Marrone, di cui la Regione non può non farsi carico. Segnalaremo la questione anche a livello europeo, visto che si tratta di risorse dell'FSE+.
Negazione della realtà da parte di Marrone anche sull'altro tema sollevato oggi con il question time della consigliera Cera, che chiedeva perché si è scelta la modalità click day che discrimina i più poveri privi di connessione Internet veloce e di strumenti tecnologici adeguati. Il digital divide che colpisce le fasce deboli non interessa alla regione Piemonte, altro che destra sociale, questa destra odia e discrimina i più poveri. Il criterio di accessibilità dei fondi sociali europei non è assolutamente rispettato; Vesta risulta inaccessibile a chi non possiede una connessione Internet veloce. Il click day è un’odiosa discriminazione su un bonus sociale. L’Assessore Marrone ha dato un messaggio chiaro alle famiglie fragili: non solo non sono in grado di mettere in campo politiche sociali serie, strutturali e universalistiche ma vi discrimino anche quando concedo bonus una tantum. Pensano di favorire gli italiani, ma sono razzisti con i poveri e lo rivendicano anche - come ha fatto oggi la destra in aula.
La consigliera Marro commenta: "Il bonus Vesta non è solo una misura mal progettata, ma rappresenta un chiaro esempio di razzismo istituzionale: una politica pubblica che, dietro criteri apparentemente neutri, produce esclusione sistematica per chi vive condizioni di maggiore fragilità, in particolare le famiglie straniere che oltre alla criticità legata alla connessione, hanno affrontato anche gli ostacoli linguistici. È inaccettabile che un'intera fascia di popolazione venga di fatto esclusa da un sostegno che dovrebbe essere universale. La Regione non può vantarsi di questa disparità, ma deve assumersi la responsabilità di garantire pari diritti a tutte e tutti."
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