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«Non possiamo restare in silenzio»: l'Alta Val Tanaro si mette in cammino per la pace

Dal 26 al 28 settembre i paesi della valle diventano teatro di una marcia corale grazie ad un gruppo di donne: tre tappe, tre giorni, un unico messaggio che unisce contro la logica della guerra. ECCO IL PROGRAMMA

La marcia della pace in Valle Tanaro

Foto didascalica creata utilizzando il supporto dell'AI

Ci sono gesti che valgono più di mille parole, e ci sono passi che raccontano speranze e visioni di futuro. L'Alta Val Tanaro ha scelto proprio i passi, quelli lenti e condivisi di una marcia, per lanciare al mondo un messaggio di pace.

Dal 26 al 28 settembre le strade e i sentieri che uniscono Nucetto, Bagnasco, Priola, Garessio e Ormea diventeranno il palcoscenico di una camminata collettiva, nata dall’impegno di un gruppo di donne della Val Tanaro. Tre giorni per ricordare che la pace non è un’utopia lontana, ma un diritto da difendere insieme, giorno dopo giorno.

 

 

«Oggi nel mondo sono attivi oltre 50 conflitti armati. Dietro ognuno di essi ci sono vite spezzate, famiglie distrutte, bambini privati del futuro. Non possiamo restare in silenzio. Non vogliamo abituarci alla guerra come se fosse inevitabile – spiegano le organizzatrici –. Dalla nostra valle, apparentemente lontana dai fronti di battaglia, lanciamo un messaggio chiaro: la pace è un diritto universale, non un privilegio per pochi. Per questo motivo invitiamo tutte e tutti a unirsi a noi: cammineremo insieme lungo i nostri meravigliosi Comuni simbolicamente e fisicamente, per ricordare che ogni gesto conta, ogni voce può fare la differenza».

Il programma

  

  • Venerdì 26 settembre si parte da Nucetto, lungo la sterrata pianeggiante che porta a Bagnasco, dove l’arrivo sarà accompagnato dalla “Festa della pace”.

  • Sabato 27 settembre la camminata unirà Priola a Garessio, seguendo il corso del Tanaro e terminando con un evento in piazza Marconi.

  • Domenica 28 settembre la conclusione con l’ultimo tratto, da Barchi a Ormea, fino al Ponte dei Sospiri e al Giardino Botanico, per un finale che unisce natura, storia e memoria collettiva.

 

Ogni tappa non sarà solo un percorso fisico, ma anche un rito simbolico: camminare insieme significa condividere fatiche e sorrisi, mettere in comune tempo e sogni, ritrovare nel contatto umano la forza per credere in un futuro diverso.

La marcia è anche un invito aperto: «ogni voce conta, ogni passo può fare la differenza».

In un tempo in cui la guerra sembra farsi rumore assordante e quotidiano, la Val Tanaro sceglie il silenzio dei sentieri, rotto solo dalle voci di chi cammina, come strumento per farsi ascoltare. Una valle che si trasforma in simbolo universale: un messaggio che parte dai suoi paesi e abbraccia il mondo intero.

 

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