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“Meno burocrazia, più buon senso”: Coldiretti Cuneo applaude il rinvio UE sulla Deforestazione

Nada: “Così si evitano danni alle imprese e distorsioni di mercato”. Goffredo: “Servono regole davvero sostenibili”

“Meno burocrazia, più buon senso”: Coldiretti Cuneo applaude il rinvio UE sulla Deforestazione

Soddisfazione da Coldiretti Cuneo per la decisione dell’Unione Europea di rinviare l’entrata in vigore del Regolamento sulla Deforestazione (EUDR), una misura che – secondo l’organizzazione agricola – avrebbe creato aggravi burocratici e distorsioni di mercato senza garantire reali benefici ambientali.

Il provvedimento, spiegano da Coldiretti, rischiava di penalizzare agricoltori, allevatori e silvicoltori europei, già sottoposti a una delle normative più stringenti al mondo in materia ambientale, con ulteriori oneri amministrativi e costi aggiuntivi.

“La preoccupazione principale per le nostre imprese – afferma Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – era legata al forte aggravio burocratico che questo Regolamento avrebbe comportato, con un impatto diretto sulla competitività delle aziende rispetto ai concorrenti internazionali. Parliamo di realtà produttive che già oggi devono confrontarsi con una normativa europea tra le più severe, e che avrebbero visto aumentare ulteriormente gli oneri amministrativi senza alcun beneficio concreto né per l’ambiente né per il mercato”.

Una posizione condivisa anche dal Direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo, che sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra ambiente e sostenibilità economica:

“Non si può parlare di sostenibilità senza tenere conto della sostenibilità economica delle imprese. Serve una normativa che tuteli davvero l’ambiente, ma che sia al tempo stesso applicabile. Accogliamo quindi con favore il fatto che il Regolamento EUDR venga ora incluso nel processo di revisione e semplificazione ‘Omnibus’, così da armonizzarlo con le reali esigenze operative del settore primario”.

Tra le principali criticità evidenziate da Coldiretti e Filiera Italia, anche l’inserimento del Brasile nella categoria a “rischio standard”, una classificazione che rischiava di minare gli obiettivi di sostenibilità e reciprocità, in quanto il Paese sudamericano presenta standard ambientali e sanitari non allineati a quelli europei ed è già al centro di controversie nei negoziati sull’accordo con il Mercosur.

 

Per Coldiretti Cuneo, il rinvio rappresenta dunque un passo importante verso una revisione più equilibrata della normativa, capace di coniugare tutela ambientale e competitività delle imprese agricole, evitando che la transizione verde si trasformi in un peso insostenibile per chi produce.

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