Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Pamparato ridisegna la sua piazza: al via i lavori per riportarla all’antico splendore

Nuova pavimentazione, aiuola per il tiglio e restauro del muretto storico: un intervento da 140 mila euro finanziato dalla Regione

Pamparato ridisegna la sua piazza: al via i lavori per riportarla all’antico splendore

La piazza principale del capoluogo di Pamparato è pronta a cambiare volto. Dopo la riqualificazione di via Molino, a metà ottobre prenderà il via un intervento che interesserà il cuore del borgo, in quella che molti ancora chiamano piazza Leopoldo Prato

L’opera prevede una serie di lavori mirati ad abbellire e valorizzare lo spazio pubblico, con particolare attenzione agli elementi storici e naturali che lo caratterizzano. La pavimentazione sotto la fontana sarà sostituita e realizzata in cubetti di porfido di granito, in continuità con lo stile scelto per via Molino, mentre il grande tiglio centrale potrà godere di una nuova, ampia aiuola studiata per proteggere le radici e garantirne un’irrigazione naturale.

Uno dei punti più significativi dell’intervento sarà il restauro del muretto che delimita la piazza, che tornerà agli antichi splendori di fine Ottocento grazie al recupero dei mattoni pieni e della pietra come coprimuro. L’opera si integrerà armoniosamente con il contesto urbano, congiungendosi davanti all’albergo Alpi e all’ufficio postale fino alla salita che porta al Castello Cordero, creando un percorso suggestivo nel cuore del centro storico.

«È un intervento importante, non solo sotto il profilo estetico, ma anche per la valorizzazione turistica del borgo – sottolinea il sindaco Franco Borgna –. Restituiremo alla piazza l’eleganza che aveva in passato, rendendola più bella, più fruibile e in sintonia con l’identità di Pamparato».

Il progetto, del valore di circa 140.000 euro, sarà finanziato interamente dalla Regione Piemonte attraverso i patti territoriali, senza alcun onere per il Comune. Un investimento che guarda al futuro, ma con uno sguardo rispettoso alle radici e alla storia del paese.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x