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08 Ottobre 2025 - 10:59
Il cantiere non si è mai fermato. E anche se all’occhio di un “profano” i lavori della nuova Scuola superiore, in zona Polveriera, non sembrano ancora in dirittura di arrivo, la Provincia non smentisce i tempi che aveva anticipato mesi fa: il trasloco degli studenti del “Baruffi”, e di 12 classi del Liceo “Vasco-Beccaria-Govone”, a gennaio 2026.
Sarà davvero così? C’è il timore di uno slittamento. Che, se si dovesse verificare, andrebbe a impattare con l’anno scolastico in corso molto più di quanto accadrebbe se avvenisse nel periodo dopo le vacanze di Natale, quando le lezioni sono comunque sospese.
IL “DUPLICE-TRIPLICE TRASLOCO”
Facciamo un veloce riepilogo della situazione. La costruzione della nuova Scuola è stata finanziata con i fondi del PNRR con due vincoli. Primo: l’abbattimento dell’attuale edificio del “Baruffi”. Secondo: la consegna dei lavori entro metà 2026. È quest’ultima clausola che impone un passo veloce ai lavori: a meno di proroghe, auspicate un po’ da tutti in Italia, ma al momento senza alcuna conferma.
Il trasloco sarà un momento molto, molto complesso. Il “Baruffi” dovrà spostarsi per intero traslocando aule, uffici, attrezzature, laboratori. Il Liceo dovrà spostare una dozzina di classi delle sezioni Scientifico e Sportivo (mentre resteranno al loro posto il Classico e l’Artistico) per fare spazio ad altrettante aule dell’Alberghiero che verranno collocate in piazza IV Novembre. Un trasloco così complesso si porta dietro tantissime questioni, tra le quali la pianificazione logistica. Saranno inevitabili un po’ di “aggiustamenti” nei primi giorni: qualcuno non troverà l’aula giusta, qualche attrezzatura potrebbe non essere stata piazzata correttamente (speriamo poche). C’è da augurarsi che i problemi di impiantistica siano ridotti al minimo.
IL SOPRALLUOGO
Il presidente della Provincia e sindaco di Mondovì, Luca Robaldo: «Il cantiere non ha avuto intoppi tranne, forse, uno: la tanta pioggia del novembre 2024 che ha ritardato l’avvio dei lavori. Non registro incertezze ma certamente alcuni disagi che, peraltro, mai ho negato: impensabile fare una operazione così grande senza doverne affrontare. Fortunatamente possiamo contare su tecnici provinciali di altissima professionalità che condividono con la società incaricata e con i responsabili scolastici».
La scorsa settimana si è svolto un sopralluogo nel cantiere, alla presenza della Provincia e delle Dirigenze dei due Istituti. Da parte del “Baruffi” sono state avanzate alcune richieste sui laboratori: «Ci sono alcune cose ancora da definire – ci dice il dirigente scolastico, il prof. Cappotto –, non nego che le tempistiche ci impensieriscono. Anche perché dobbiamo tenere conto dell’abbattimento della sede attuale del “Baruffi”: se il trasloco non sarà completato quando l’altra Scuola sarà da demolire, che succederà? Potrebbe essere necessario, per esempio, fare tutti gli Esami di maturità nella sede del “Cigna”». Il prof. Gabetti, dirigente dei Licei: «Noi ci stiamo già preparando alla fase in cui dovremo essere divisi su tre plessi: quella attuale, la succursale e la nuova Scuola. Sarà difficile».
Ma in entrambi gli Istituti, oltre al timore per la difficoltà del trasloco, c’è scetticismo sul fatto che si riesca davvero ad avere la sede nuova pronta all’uso entro i prossimi tre mesi.
«CREDO DI POTER CONFERMARE LE TEMPISTICHE»
«Le interlocuzioni fra Provincia, Istituti scolastici e responsabili dei cantieri sono pressoché settimanali – afferma Robaldo – e sono estremamente utili perché propedeutiche alle riunioni della Cabina di Regia. L’incontro svoltosi giovedì scorso ha consentito di verificare alcune disposizioni dei laboratori del “nuovo Baruffi” e confermare l’accoglimento di alcune, seppure non tutte, richieste formulate in questi mesi dai docenti».
La Provincia al momento conferma le tempistiche, oppure uno slittamento è effettivamente possibile? Robaldo: «Credo di poter confermare i trasferimenti nel mese di gennaio ma ogni decisione sarà concordata e se ci sarà la necessità di prenderci qualche giorno in più lo faremo». E quando verrà comunicata agli Istituti una data “certa al 100%”? «Non ci sarà una comunicazione bensì una decisione concordata in sede di Cabina di Regia».
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