Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

“Bus fantasma”: una situazione non più sostenibile

Il Comune di Garessio chiede un incontro urgente in Regione

“Bus fantasma”: una situazione non più sostenibile

E’ un dato di fatto: i problemi legati alla viabilità e al trasporto pubblico sono una delle principali piaghe che affliggono la popolazione della Val Tanaro. Tra code, rallentamenti, bus a singhiozzo o soppressi muoversi da un Comune all’altro per raggiungere quelli più grandi rappresenta una vera e propria Odissea. Per cercare di sensibilizzare gli enti preposti il sindaco di Garessio Luciano Sciandra ha richiesto formalmente un incontro con con l’assessore alla Trasporti della Regione Piemonte e all’ Agenzia della mobilità del Piemonte.   

«La popolazione della Valle Tanaro è costretta ormai da anni a subire i persistenti disagi causati delle carenze del servizio pubblico locale - spiega  nella richiesta il sindaco -. Negli ultimi mesi numerosi cittadini, studenti e lavoratori lamentano ritardi, soppressioni di corse e quindi una generale difficoltà nel raggiungere centri del fondo valle e della provincia.

Tali problematiche incidono pesantemente sulla vita quotidiana dei residenti, in particolare dei giovani che devono recarsi agli istituti scolastici, dei lavoratori e degli anziani che necessitano di spostarsi, avendo come unico mezzo di trasporto il servizio pubblico. L’attuale situazione rischia sempre più di accentuare il fenomeno di spopolamento e di isolare ulteriormente le nostre comunità montane».

«Si richiede pertanto alla Regione e all Agenzia della Mobilità Piemontese di intervenire con urgenza per verificare la qualità e la continuità del servizio, valutare un potenziamento delle corse nelle fasce di maggior affluenza e avviare un confronto con i Comuni della Valle Tanaro per individuare soluzioni condivise e sostenibili. Il Comune di Garessio insieme a tutte le amministrazioni della Valle Tanaro chiede un incontro, con tutti gli Enti interessati per un confronto su questo tema che incide pesantemente sulla vita dei cittadini, che non possono e non devono considerarsi abbandonati solo perché vivono in aree marginali» conclude il primo cittadino.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x