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Iniziati i lavori per riaprire il ponte degli impianti sportivi, chiuso da 9 anni

La struttura, danneggiata dall'alluvione del Tanaro del 2016, potrà riaprire al traffico il prossimo anno

Iniziati i lavori per riaprire il ponte degli impianti sportivi, chiuso da 9 anni

Il consigliere provinciale Danna, con il sindaco Terreno e il geom. Aguzzi, sul ponte degli impianti sportivi

Dopo nove anni di chiusura, sono finalmente iniziati i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione del ponte degli impianti sportivi di Clavesana, sul fiume Tanaro. L’infrastruttura era stata chiusa nel 2016, dopo che una piena del fiume ne aveva compromesso la stabilità; la successiva alluvione del 2020 aveva poi aggravato ulteriormente la situazione.

Il cantiere è stato avviato una settimana fa, e oggi pomeriggio (10 ottobre) si è svolto un sopralluogo sul cantiere, con il sindaco di Clavesana Bruno Terreno, il consigliere provinciale con delega alla viabilità Pietro Danna e il geom. Simone Aguzzi, tecnico della Provincia.

«I lavori – spiega Danna – sono iniziati la scorsa settimana e il termine ipotetico è fissato tra un anno. L’intervento comporta una spesa di circa 4 milioni di euro, finanziati grazie al decreto ponti del Governo. In un primo momento si era ipotizzato di demolire il vecchio ponte per costruirne uno nuovo, ma dopo le verifiche tecniche e le valutazioni economiche si è scelto di procedere con un progetto di consolidamento, in accordo con la precedente e l’attuale Amministrazione comunale».

Le analisi strutturali hanno infatti evidenziato il buono stato di conservazione di gran parte del manufatto, lungo oltre 130 metri. L’appalto è stato affidato alla Tecnoedile di Genova, che ha subappaltato la prima fase di consolidamento alla ditta Bequadro di Alba.

«Il ponte degli impianti sportivi e quello vicino, dell’ex cotonificio – aggiunge Danna – sono due infrastrutture strategiche per la viabilità del fondovalle Tanaro e dell’area delle Langhe. Al termine dei lavori, si prevede di mantenere il transito a senso unico alternato con un semaforo permanente e una sbarra, per consentire la chiusura in caso di piene del fiume. Con questo intervento, insieme a quelli di Bastia (già realizzato) e di Monchiero (in corso), si prosegue nel piano di messa in sicurezza della viabilità provinciale».

Dal punto di vista tecnico, il geom. Aguzzi spiega: «La larghezza della carreggiata rimarrà quella attuale perché i parapetti, essendo strutturali, non possono essere spostati, quindi saranno consolidati con ferri integrativi e ricoperti con malte speciali. L’obiettivo è anche aumentare leggermente la portata del ponte: dai saggi effettuati, il ferro interno dell’impalcato risulta in perfette condizioni e non intaccato».

Il sindaco Terreno sottolinea l’importanza dell’opera: «Per noi la riapertura del ponte è fondamentale. Questa strada permette di deviare il traffico pesante – trattori e camion – fuori dal centro abitato, riducendo l’usura del manto stradale. Inoltre, il progetto rientra nel più ampio piano di messa in sicurezza della borgata Gerino dalle piene del Tanaro: è prevista la costruzione di un muro tra gli impianti sportivi e il cotonificio, oltre a un rialzo per proteggere l’area abitata. Ringrazio di cuore il consigliere Danna per l'interessamento e per tutto il lavoro svolto e l'impegno profuso in questi anni».

Il primo cittadino ricorda anche il valore storico del manufatto: «Il ponte risale ai primi del Novecento e fu originariamente costruito per consentire il passaggio del treno diretto al cotonificio. Durante la Seconda guerra mondiale venne bombardato e poi ricostruito. È quindi non solo un’infrastruttura utile, ma anche un pezzo della nostra storia che torna a nuova vita».

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