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Pro Natura: «Il nucleare non ha nulla a che vedere con l'energia rinnovabile»

L'intervento dell'Associazione ambientalista: «Non è sostenibile economicamente, non è sicuro e non è rinnovabile»

Pro Natura: «Il nucleare non ha nulla a che vedere con l'energia rinnovabile»

Pro Natura Piemonte ha appreso che sabato 18 ottobre, a Biella, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sarà presente al convegno dal titolo “Ecolife-Transizione energetica” ove sono impropriamente associate in questa transizione le CER (le Comunità Energetiche Rinnovabili) e il cosiddetto mininucleare.

Il ministro illustrerà le tesi governative: “Il futuro energetico passerà attraverso un mix di energia da fonti rinnovabili e energia nucleare”. Al convegno saranno presenti, tra gli altri, anche Stefano Corgnati, rettore del Politecnico di Torino, che illustrerà “Il nuovo modello Nucleare SMR” e Francesca Mariotti, presidente dell'ENEA che tratterà “L’integrazione di nucleare e rinnovabili”.

Al convegno non è previsto alcun contraddittorio, non sono stati invitati a dibattere docenti universitari o esperti con posizioni critiche sul “nuovo” nucleare. L’iniziativa non ha dunque altro fine che propagandare le scelte governative approvate in via definitiva il 2 ottobre scorso dal Consiglio dei Ministri, ovvero il disegno di legge delega che autorizzerà il Governo ad adottare, entro dodici mesi, uno o più decreti legislativi recanti la disciplina per la produzione di energia da fonte nucleare, ritenuta impropriamente “sostenibile”.

Pro Natura Piemonte ricorda sinteticamente che il nucleare NON È SOSTENIBILE perché:
- INSICURO: irrisolto è il problema delle scorie radioattive, ed enormi sono i danni e i problemi in caso di incidenti alle centrali nucleari;
- NON È RINNOVABILE: si stima l’esaurimento della scarsa risorsa nei prossimi 150 anni;
- INSOSTENIBILE sotto il profilo economico. È più conveniente investire nelle Fonti di Energia Rinnovabile, come dimostrano i dati mondiali del 2024: 730 miliardi alle FER e soltanto 20 per il nucleare, che percentualmente va riducendo il proprio contributo nella produzione elettrica mondiale.


Autorevoli esperti in materia ci richiamano inoltre sulle “fake” del nuovo Nucleare:
- l’innovativa tecnologia nucleare «è più vecchia dei transistor» (Giorgio Parisi)
- «Sulla sicurezza non c’è nulla di nuovo. Gli SMR adottano le stesse tecnologie di fusione nucleare già note e non hanno alcuna caratteristica in più per la sicurezza intrinseca» (Gianni Mattioli).

Ancor più preoccupante è la deriva antidemocratica in tema di energia, poiché il Governo non solo disconosce le scelte espresse dai cittadini italiani in tema di energia nucleare nei due referendum del 1987 e del 2011, ma prevede di estromettere Regioni e Comuni dalle procedure di autorizzazione e la “semplicizzazione” di procedure ed espropri, con un ruolo di dominus del MaSe, abusando del principio di pubblica utilità delle opere per imporre questa tecnologia.

Pro Natura Piemonte esprime un severo giudizio sulle politiche energetiche del Governo che puntano, antidemocraticamente, sull’energia nucleare; condanna lo strumentale abbinamento delle CER ad una fonte insostenibile e non rinnovabile quale è l’energia nucleare; stigmatizza il coinvolgimento di attori economici e sociali impegnati nelle le CER per secondi fini: la propaganda nucleare.

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