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Fatiche, sogni, speranze: la voce dei contadini di un tempo, in alcune lettere dimenticate

Incontro-convegno dal sapore autentico e profondamente umano, nel parco del Castello

Fatiche, sogni, speranze: la voce dei contadini di un tempo, in alcune lettere dimenticate

All’inizio degli anni 2000 l’Associazione Centro Studi Storico Etnografici e Museo Provinciale di Rocca de’ Baldi ritenne dedicare al mondo contadino una giornata di festa in occasione del rientro dei bergè e dei malgari dai pascoli. Era questa un’idea di collegamento tra questa ricorrenza e il museo che si stava costituendo. Nacque così la Festa dei Bergè, che tuttora si svolge nel borgo di Rocca de' Baldi la seconda domenica di ottobre.

La domenica si concludeva sempre con una degustazione di formaggi e vini magistralmente guidata da esperti del settore.

Quest’anno si è voluto riprendere, dopo la sospensione degli ultimi anni, la tradizionale serata nel suggestivo parco del Castello organizzando un incontro-convegno dal sapore autentico e profondamente umano. Un evento, che ha saputo intrecciare memoria, cultura, gastronomia e tradizione popolare, riportando alla luce frammenti di vita vissuta nei primi anni del Novecento nel nostro territorio.

Cuore del convegno è stata la lettura di una selezione di lettere ritrovate, datate inizio ’900, scritte da uomini e donne legati alla vita rurale dell’epoca. Missive semplici e toccanti, in cui si raccontavano fatiche quotidiane, speranze legate alla famiglia e alla terra, ma anche la sofferta decisione – spesso inevitabile – di abbandonare i campi per cercare fortuna in terre lontane, spinti dalla necessità di un futuro migliore.

Queste testimonianze scritte hanno fornito uno spaccato prezioso e commovente sulla vita contadina del nostro territorio di inizio secolo, tra radici profonde e partenze dolorose.

Ad accompagnare l’incontro, una degustazione di prodotti caseari tipici del Piemonte, con formaggi artigianali delle vallate, proposti in abbinamento a vini d’eccellenza, e dolci tipici. Un momento conviviale per riscoprire i sapori autentici in perfetta sintonia con i temi del convegno.

La serata si è poi conclusa in festa, con musica e una rappresentazione danzante L’incontro si è rivelato un momento prezioso di riflessione e valorizzazione della memoria collettiva, confermando ancora una volta il ruolo centrale del Museo e Centro Studi di Rocca de’ Baldi nella custodia e nella divulgazione della cultura agricola e contadina del Piemonte. Un viaggio nel tempo, fatto di voci, sapori e passi di danza, che ha lasciato nei numerosi partecipanti il desiderio di custodire e trasmettere queste storie, perché non restino inascoltate.

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