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Il vescovo in visita pastorale incontra l'Amministrazione comunale: «La fortuna del paese sono i suoi giovani»

Mons. Egidio Miragoli è stato ricevuto dal sindaco di Peveragno Paolo Renaudi con i suoi consiglieri e omaggiato di due pubblicazioni. «Le eccellenze del paese meriterebbero di essere più conosciute»

Il vescovo in visita pastorale incontra l'Amministrazione comunale: «La fortuna del paese sono i suoi giovani»

Dopo l'appuntamento nel pomeriggio con i ragazzi e le ragazze della catechesi, nel tardo pomeriggio di venerdì 17 ottobre il vescovo di Mondovì, mons. Egidio Miragoli, ha incontrato l'Amministrazione comunale di Peveragno, nell'ambito della visita pastorale che sta tenendo nella zona Valli Ellero e Pesio. Mons. Egidio, accompagnato da Luca Giaccaria, ha raggiunto il palazzo comunale dove è stato accolto dal sindaco, Paolo Renaudi, che lo ha condotto presso la sala consiliare, dove lo attendevano i consiglieri di maggioranza e di minoranza. È stato un incontro dai toni amichevoli ed informali, durato circa un'ora, nel corso del quale Renaudi ha illustrato a mons. Miragoli per sommi capi le caratteristiche del paese, la sua storia e anche le sue peculiarità e la situazione del sociale. 

Il vescovo, dal canto suo, ha condiviso le impressioni avute in questi giorni di visita, di un paese vivace con la fortuna di avere ancora un buon numero di giovani tra la popolazione. «Ci sono due espressioni sintetiche del Concilio Vaticano II, tanto citato. Una frase dice «Chi segue Cristo uomo perfetto diventa pure lui più uomo». I valori del Vangelo sono i più autentici. «Ciò che è profondamente umano è anche profondamente cristiano». Grazie per questo momento. Ho già girato molto a Peveragno, don Luca mi ha fatto visitare 7 aziende, 24 ammalati. È un paese fortunato, lo si vede dalle aziende e dalle case, così ben tenuto. Non conosciamo a fondo il nostro territorio: ci sono tante eccellenze che non sono conosciute. Considero una fortuna poter entrare nelle aziende e vedere da vicino queste eccellenze del nostro territorio. Nella maggior parte dei casi è tutto iniziato in modo artigianale, con una conoscenza scolastica limitata.

Eppure è stato possibile fare un balzo adeguarsi alla tecnologia, all'informatica... Alcuni di questi imprenditori ti raccontano: "Questa macchina non esisteva sul mercato, l'ho inventata io per facilitare il lavoro". Avete una bella popolazione giovanile, siete fortunati. Non è scontato essere così tanto: in Valle Bormida e in Valle Tanaro ci sono molti meno giovani. Nella pianura invece si regge ancora un equilibrio, collina e montagna sono spopolate. In Lombardia a Lodi avevo una parrocchia di 7000 abitanti con 340 ragazzi tra elementari e medie. 300 ragazzi li ho trovati a Trinità con 3000 abitanti. A Peveragno ce ne sono 400 e ci sono 5000 abitanti. Questi numeri fanno la differenza in una comunità». C'è stato spazio anche per l'ironia, ripercorrendo i rapporti tra sindaco e parroco "Storie alla Peppone e don Camillo – ha sorriso Renaudi – anche se in fondo si volevano bene", citando anche le note vignette che talvolta don Luca ama disegnare, commentando satiricamente l'attualità del paese. 

Al termine dell'appuntamento, il sindaco ha omaggiato il vescovo con due pubblicazioni dedicate a Peveragno e scritte dallo storico Giovanni Magnino. 

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