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La Biblioteca ora porta il nome del comandante partigiano

Mombasiglio: l’Amministrazione comunale celebra i 100 anni dalla nascita di Mario Giovana con l’intitolazione della Biblioteca, un tributo alla sua eredità culturale e civile

La Biblioteca ora porta il nome del comandante partigiano

Una giornata di memoria e riconoscenza quella di sabato 18 ottobre, quando la comunità di Mombasiglio ha voluto rendere omaggio a Mario Giovana, storico, politico e figura di spicco della Resistenza, nel centenario della sua nascita.

Nato a Nizza il 13 settembre 1925, Giovana è stato tra i protagonisti delle formazioni di Giustizia e Libertà nel Cuneese durante la lotta partigiana. Dopo la guerra, si è dedicato con passione alla ricerca storica e all’impegno politico, arrivando a ricoprire anche il ruolo di consigliere regionale. La sua attività intellettuale e civile ha lasciato un segno profondo nella storia contemporanea piemontese.

Per celebrare la sua eredità morale e culturale, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Basilio Buzzanca, ha scelto di intitolare la Biblioteca comunale al suo nome: un luogo simbolico dove cultura e memoria continuano a intrecciarsi.

La cerimonia, organizzata in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, si è svolta all’interno della Biblioteca, alla presenza dei familiari di Giovana e di numerosi cittadini. L’incontro è stato aperto dal sindaco Buzzanca, affiancato dalle figlie di Giovana, Alessandra e Angioletta, ccon le loro famiglie, che hanno ringraziato i presenti per la vicinanza e l’affetto dimostrato.

Nel corso dell’evento sono intervenuti diversi relatori per ricordare la figura dello storico. Sergio Soave ha evidenziato come “sia significativo che nella provincia di Cuneo ci sia una biblioteca che porta il nome di Mario Giovana”, mentre Fabio Mottinelli, sindaco di Ceva, ha sottolineato “l’attualità dei valori e degli insegnamenti lasciati da Giovana”, ricordando una sua celebre riflessione: “Disse che parlare di antifascismo non era anacronistico”.

Con questa intitolazione, Mombasiglio rinnova il proprio legame con la memoria della Resistenza e con una delle sue voci più autorevoli, rendendo omaggio a un uomo che ha dedicato la vita alla libertà, alla cultura e alla verità storica, come ricordato anche da Michele Calandri, già direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. 

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