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Vico, dibattito genitori - Comune sulla mensa digitale

La richiesta dei genitori: “Serve più semplicità”. La Giunta difende le innovazioni: «Sì a una maggiore flessibilità per le famiglie»

Vico, dibattito genitori - Comune sulla mensa digitale

Mercoledì sera si è tenuta nella Confraternita dei Battuti di Vicoforte una riunione convocata dall’Amministrazione comunale vicese, su richiesta dei genitori dei bambini che frequentano i plessi scolastici dell’Infanzia e della Primaria e in particolare di quelli che usufruiscono del servizio di Mensa.

È nata infatti una raccolta firme (con circa 130 nominativi), veicolata in Comune dalla consigliera Elisabetta Nuzzo, che richiedeva all’Amministrazione un alleggerimento nelle modalità di prenotazione e gestione del servizio mensa.

«Ho ritenuto fosse mio dovere di consigliera dare ascolto ai cittadini e farmi portavoce di queste istanze» ha chiarito Nuzzo. L’appuntamento è stato convocato dalla Giunta per chiarire le informazioni relative alle nuove modalità del servizio, che da quest’anno sono interamente digitali, gestite tramite il portale apposito sul sito comunale.

I buoni mensa vanno acquistati prima e vengono poi scalati giorno per giorno, con l’obbligo di comunicare tempestivamente l’assenza del bambino a scuola onde evitare di vedersi scalare un buono non fruito. Il fatto ha destato perplessità e malumori tra alcuni genitori.

Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone, l’Amministrazione (era presente la Giunta al completo), ha approfondito il sistema della gestione delle presenze e delle assenze, evidenziando che il sistema adottato prima dell’innovazione (introdotta dal 13 ottobre) implicava eccessiva manualità, comportando anche errori nella rilevazione delle presenze e che, a causa dell’abitudine di parecchie famiglie a non acquistare preventivamente i buoni pasto, si è reso necessario sollecitare ripetutamente il pagamento; ne sono derivate insolvenze per oltre diecimila euro il cui recupero è tuttora difficoltoso e costoso anche dal punto di vista della gestione amministrativa.

L’assessore al bilancio Mario Viola ha illustrato come, considerati altresì gli oneri di gestione del servizio nel suo complesso, è stato inevitabile intervenire per assicurare il tempestivo pagamento dei pasti consumati e per ridurre i costi di gestione, utilizzando in modo più ampio la piattaforma informatica già in uso. L’assessore Daniela Tarò ha invece spiegato come le famiglie possano registrarsi per fruire del servizio e per acquistare i buoni pasto, ma anche per segnalare l’assenza entro la mattinata del giorno stesso, con un sistema già adottato da diversi altri Comuni.

Alcuni dei presenti hanno mosso delle osservazioni, lamentando la complessità del procedimento (anche per via della necessità dell’utilizzo dello Spid) chiedendo una semplificazione generale o una app. Alcuni hanno chiesto di tornare al vecchio sistema cartaceo, elemento respinto dall’Amministrazione che ha tuttavia deciso di recepire alcuni suggerimenti, quale la registrazione delle assenze nella medesima giornata sino alle ore 23 (prolungando la finestra oraria) con la possibilità di segnalarla, in caso di dimenticanza, utilizzando un apposito modulo messo a disposizione anche sul sito comunale.

Coloro che non hanno la possibilità, per esempio in quanto non possiedono un computer, di acquistare i buoni e di effettuare direttamente le registrazioni di assenza dovranno recarsi negli uffici comunali per effettuare quanto necessario. «Abbiamo ascoltato le osservazioni dei genitori – commenta il sindaco Gian Pietro Gasco – come è nostro dovere fare, ma non abbiamo voluto tornare all’ormai desueto sistema dei buoni mensa cartacei, né rinunciare all’ammodernamento del sistema dei pagamenti con PagoPA. L’uso dei sistemi informatici è ampiamente diffuso e tutti coloro che non ne hanno la possibilità potranno rivolgersi agli uffici comunali, fermo restando che il pagamento del servizio mensa deve essere effettuato puntualmente. Chi è in difficoltà economica, presentando l’Isee, potrà fruire di riduzioni, così come per il secondo figlio, e finanche l’esenzione per i redditi più bassi».

 

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