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Osterie d’Italia 2026: il libro mastro della cucina in Italia premia anche il monregalese

Sono 29 i locali premiati in Piemonte con la Chiocciola, il massimo riconoscimento: due sono sul nostro territorio

Osterie d’Italia 2026: il libro mastro della cucina in Italia premia anche il monregalese

È stata presentata lunedì mattina nella suggestiva Sala delle Fucine delle OGR di Torino la nuova edizione delle “Osterie d’Italia”, la trentaseiesima edizione della guida simbolo di Slow Food. A condurre il racconto delle novità regione per regione e l’assegnazione dei numerosi premi, Mario Calabresi e Carlo Bogliotti, nuovo responsabile editoriale della guida.

«La crescita del numero dei locali segnalati indica che l’osteria è quanto mai viva ed è sempre più il principale punto di riferimento quando si parla di ristorazione in Italia, anche se un solo modello e una sola definizione di osteria non ci sono» è stato sottolineato alla presentazione.

Trentasei anni fa, con la sua nascita, il sussidiario del mangiarbere all'italiana stabiliva tre capisaldi che hanno ridefinito il modello di osteria e che non sono mai cambiati: cucina locale nel suo contesto autentico, uso di prodotti di qualità e del territorio, prezzi accessibili ai più. Queste tre linee guida sono rimaste tali negli anni e hanno anzi accompagnato un’evoluzione che ha riportato l’attenzione su questo modello di ristorazione a partire dagli anni ‘90, senza tuttavia uniformare una diversità di proposte che invece è parte fondamentale dello spirito della guida.

Tra le osterie premiate con la Chiocciola, il massimo riconoscimento, assegnato ai locali che si distinguono in modo particolare per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con Slow Food c’è anche un po’ di monregalese con i riconoscimenti a “La speranza” di Farigliano e “Da Vittorio” a Nucetto. Nel cuneese: Osteria dell’Arco, Alba; ’L Bunet, Bergolo; Battaglino, Bra; Boccondivino, Bra; Fuorimano, Busca; Reis Cibo Libero di Montagna, Busca; La Torre, Cherasco; Locanda dell’Arco, Cissone; Locanda Fontanazza, La Morra; Lou Pitavin, Marmora; Repubblica di Perno, Monforte d’Alba; Belvedere Roero, Monteu Roero; Cantina dei Cacciatori, Monteu Roero; Corona di Ferro, Saluzzo; Osteria della Pace, Sambuco; La Coccinella, Serravalle Langhe; Osteria dell’Unione, Treiso; Locanda del Falco, Valdieri.

Come qualche anno fa l’ha definita il critico letterario – e buongustaio − Antonio D’Orrico, la guida Osterie d’Italia va letta come un vero e proprio romanzo italiano perché ogni edizione racconta l’Italia e lo fa attraverso le diverse cucine regionali − e tutte le persone che animano quelle cucine −, ma anche attraverso la rete di oltre 250 collaboratori sparsi in tutta Italia, che nel corso di tutto l’anno visitano in anonimato tantissimi locali e ne ricavano le segnalazioni e le recensioni che compongono le 1000 e più pagine del volume.

1980 sono i locali segnalati nell’edizione 2026: e accanto alle osterie, ai ristoranti, alle enoteche con cucina e agli agriturismi, ci sono anche quest’anno i Locali Quotidiani – sezione inaugurata nell’edizione 2025, che raggruppa tutte quelle tipologie ristorative alternative come pastifici, gastronomie, enoteche con cucina e altre realtà più informali, in cui sia primaria l’attenzione allo stare bene, al territorio e al piacere della tavola. L’anno scorso i Locali Quotidiani erano 134, quest’anno il loro numero è salito a 161.

337 i locali premiati con il massimo riconoscimento, ovvero la Chiocciola, che viene attribuita a quelle insegne che si contraddistinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food.

Guardando alle regioni, quelle con più osterie segnalate sono il Piemonte (187), e subito dietro Campania (169) e Toscana (163), mentre diverso è l’ordine se si guarda al numero delle Chiocciole, che vede la Campania in testa con 39 locali chiocciolati, la Toscana in seconda posizione con 30 e subito a ridosso il Piemonte con 29.

I numeri della guida

 1980 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati più di 250 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano

inserto per i Locali Quotidiani, con 161 segnalazioni

337 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food

223 locali premiati con il Bere Bene, un riconoscimento per l’accurata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati

592 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini

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