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Nelle aree periferiche i vaccini arrivano... a “domicilio” con il camper

ASL2 avvia la campagna antinfluenzale anche in Valbormida con un camper itinerante

Nelle aree periferiche i vaccini arrivano... a “domicilio” con il camper

Foto d'archivio

Un modello di assistenza che supera le barriere territoriali: ASL2 avvia una campagna di vaccinazione antinfluenzale con unità mobile per raggiungere direttamente la cittadinanza nelle aree più periferiche.

La prima tappa si è svolta lunedì 20 ottobre a Pallare, Mallare e Altare. Nove appuntamenti fino a dicembre per garantire il diritto alla prevenzione anche nei Comuni più isolati, ma anche in Comuni più centrali per le persone che hanno comunque difficoltà a spostarsi.

Il prossimo appuntamento in Valle sarà il 18 novembre a Calizzano, Bardineto, Murialdo.

L’iniziativa rappresenta un cambio di paradigma: non più solo i cittadini che raggiungono le strutture sanitarie, ma il Servizio sanitario che si sposta per incontrare le persone dove vivono. Un modello concreto di sanità di prossimità che riduce le distanze geografiche, organizzative e sociali nell’accesso alla prevenzione.

 

 

Il progetto dell’Unità Mobile Vaccinale è stato sviluppato dalla Struttura Igiene e Sanità Pubblica, in collaborazione con i direttori dei Distretti Sanitari, per rispondere alle difficoltà di accesso che molti cittadini incontrano, in particolare nelle zone rurali, montane e periferiche.

L’obiettivo è garantire equità nell’accesso alla vaccinazione per anziani, persone con ridotta mobilità, cronici e tutti coloro che vivono lontano dai centri vaccinali tradizionali.

Il camper itinerante porta direttamente nei Comuni un team sanitario completo (medico, infermiere, autista), attrezzature per la conservazione dei vaccini e spazio dedicato all’osservazione post-vaccino. La vaccinazione antinfluenzale è disponibile senza prenotazione.

L’iniziativa, che tocca tutti i Distretti del territorio ASL2, si configura come modello sostenibile e replicabile per future campagne di prevenzione, dimostrando come innovazione organizzativa e uso corretto delle risorse possano garantire diritto alla salute anche nelle aree più difficilmente raggiungibili o per la popolazione con ridotta motilità.

«Con l’Unità Mobile Vaccinale portiamo concretamente la prevenzione nelle piazze, superando le barriere logistiche che spesso impediscono l’accesso alla vaccinazione nelle aree più isolate del nostro territorio. Si tratta di un’innovazione organizzativa che coniuga prossimità, efficienza e attenzione alla popolazione fragile.
Ricordiamo che la proposta si affianca alle consuete modalità di vaccinazione — negli ambulatori delle Asl, dal proprio medico o pediatra di famiglia e nelle farmacie che offrono questo servizio» – dichiara la dottoressa Virna Frumento, direttore S.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL2.

«Come Azienda stiamo lavorando con grande attenzione per potenziare i servizi sul territorio. Questa iniziativa si inserisce in quella programmazione che intende rafforzare la sanità territoriale e di prossimità, in linea con le indicazioni regionali» – conclude il dottor Michele Orlando, direttore generale di ASL2.

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