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22 Ottobre 2025 - 07:02
In cima alle colline dell’Alta Langa, la Torre medioevale di Camerana, conosciuta anche come Castrum Camairana, torna a raccontare la sua storia millenaria grazie a un importante intervento di restauro e valorizzazione finanziato nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) Valle Bormida.
L’intervento, parte dei 27 progetti conclusi dal Gruppo di Cooperazione Valle Bormida, è stato cofinanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e approvato dalla Regione Piemonte nel 2023. L’obiettivo: restituire al territorio un patrimonio architettonico di grande valore, rafforzando al tempo stesso l’identità culturale e turistica della valle.
Il restauro del Castrum Camairana si inserisce in un più ampio piano di interventi avviato tramite l’Operazione 16.7.1 del PSR 2014-2020, che ha promosso la cooperazione tra enti pubblici e privati per la crescita sostenibile delle aree rurali.
L’intervento ha permesso di mettere in sicurezza la struttura, valorizzarne l’accessibilità turistica e integrare la Torre in nuovi percorsi culturali e naturalistici che collegano Camerana con i centri vicini della Valle Bormida.

La rinascita della Torre di Camerana non è solo un’operazione di recupero architettonico, ma anche un motore di sviluppo locale.
L’iniziativa contribuisce infatti alla valorizzazione del paesaggio e delle risorse culturali, arricchendo l’offerta turistica dell’Alta Langa e creando nuove opportunità per le comunità locali.
Il progetto rientra in un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro, che ha finanziato 27 azioni di cooperazione per rafforzare la competitività agricola, promuovere il turismo sostenibile e tutelare il patrimonio storico e naturale della Valle Bormida.

“Il recupero della Torre di Camerana rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di valorizzazione del nostro territorio” – commentano i promotori del progetto – “un simbolo che unisce memoria, identità e innovazione, restituendo alla comunità un luogo di storia e di incontro.”
Con il Castrum Camairana di nuovo protagonista, la Valle Bormida dimostra che il futuro delle aree interne può nascere proprio dalle sue radici più antiche.
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