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25 Ottobre 2025 - 09:14
C’è un Nord-Ovest che vuole correre, connettersi, guardare all’Europa. Un Nord-Ovest che non si vuole fermare ai confini regionali, ma che prova ad unire industrie e città in un’unica rete di infrastrutture, innovazione e crescita.
Il 23 ottobre 2025, nel nuovo Centro Congressi della Regione Piemonte — inaugurato proprio per l’occasione — è stato firmato il rinnovo del Protocollo d’Intesa tra Piemonte, Lombardia e Liguria, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovienord.

Un documento che segna dieci anni di cooperazione e che istituisce un tavolo permanente di monitoraggio delle infrastrutture strategiche del Nord-Ovest, cuore economico e produttivo del Paese.
La firma è arrivata al termine degli Stati Generali della Logistica 2025, ospitati quest’anno proprio in Piemonte: due giornate intense di confronto, visioni e progetti concreti che hanno riunito governatori, ministri, imprese e territori.
Nel 2015, quando nacque la Cabina di Regia della Logistica del Nord-Ovest, l’obiettivo era ambizioso: creare una cabina unica di comando per coordinare tre Regioni diverse, ma unite da una sfida comune — quella di far correre merci e persone lungo le arterie che collegano il Mediterraneo all’Europa.
Dieci anni dopo, quell’alleanza è diventata una best practice riconosciuta a livello nazionale, e il Piemonte è tornato al centro del sistema.
“Oggi rinsaldiamo un’alleanza che ha reso il Nord-Ovest la locomotiva d’Italia,” ha detto Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, aprendo la cerimonia. “Il triangolo industriale — Piemonte, Lombardia, Liguria — torna ad essere protagonista grazie alla sua posizione nel cuore d’Europa e alle infrastrutture che stiamo completando. La TAV e il Terzo Valico saranno il motore del nostro sviluppo.”

Nelle sue parole, il tono di chi guarda ai numeri come a una conferma:
“Il PIL del Nord-Ovest cresce dello 0,9%, più della media nazionale e del Nord-Est. Anche l’occupazione sale dell’1,6%. Siamo un territorio che genera valore, lavoro e opportunità.”
E poi lo sguardo oltre l’orizzonte:
“Quando il Terzo Valico sarà ultimato, Torino, Genova e Milano saranno collegate in poco più di un’ora. Significa collegare economie, persone, vite. È una rivoluzione silenziosa che cambierà il modo in cui viviamo il nostro territorio.”
In questa visione, il Piemonte diventa il naturale retroporto dei porti liguri, la piattaforma di interconnessione tra mare e industria, tra Mediterraneo e Alpi.
Un territorio che sta investendo in collegamenti ferroviari veloci, hub intermodali e zone logistiche semplificate.
L’assessore regionale alla logistica Enrico Bussalino lo ha spiegato chiaramente:
“La logistica non è solo un tema tecnico, è la spina dorsale della nostra economia. Con questa alleanza costruiamo un sistema integrato che unisce innovazione, sostenibilità e competitività. Nei primi mesi del 2026 presenteremo la nuova Zona Logistica Semplificata, ampliata e meglio connessa con le aree produttive e intermodali. Sarà un passo decisivo per attrarre nuovi investimenti e creare occupazione.”
Il Piemonte sta già lavorando a un piano infrastrutturale di sistema, che comprende opere decisive come il Terzo Valico dei Giovi, il Nodo ferroviario di Genova, la riqualificazione dello scalo merci di Alessandria Smistamento e il rilancio dell’asse del Sempione, attraverso il progetto Simplon 2025, per migliorare le connessioni con Svizzera e Centro Europa.

“Il Nord-Ovest è il cuore logistico d’Europa, e la Liguria è la sua porta sul mare,” ha dichiarato il presidente della Liguria Marco Bucci. “Ma serve un sistema unico, interconnesso e digitale. Con questo Protocollo costruiamo una strategia retroportuale interregionale, una grande città metropolitana che unisce porti, ferrovie e poli produttivi.”
Una visione condivisa anche dal presidente lombardo Attilio Fontana, che ha ricordato come la logistica sia “un’infrastruttura della crescita, dell’occupazione e della competitività. Se il Nord-Ovest cresce, cresce tutta l’Italia.”
Nel corso delle due giornate torinesi, il Piemonte ha accolto amministratori locali, associazioni imprenditoriali e operatori del settore logistico provenienti da tutta l’area del Nord-Ovest.
Dalla Liguria sono arrivati i sindaci di Savona e Vado Ligure, la vicepresidente savonese Mirella Olivieri e i vertici dell’Unione Industriali di Savona.
“Il Piemonte è la chiave per collegare porti e aree produttive,” ha commentato Olivieri. “È il luogo dove la logistica incontra l’industria, dove il mare trova la sua via verso il cuore dell’Europa.”
La discussione si è concentrata sui collegamenti ferroviari con i porti liguri, sulla digitalizzazione dei nodi logistici, sul rafforzamento dell’intermodalità e sulle opportunità offerte dalle Zone Logistiche Semplificate, fondamentali per sostenere la competitività del sistema produttivo.
La chiusura dei lavori è stata affidata ai quattro protagonisti: Cirio, Fontana, Bucci e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha ribadito l’importanza di un approccio unitario tra territori.
Un filo rosso lega tutte le parole pronunciate durante gli Stati Generali: fare squadra.
“Fare squadra, innovare e crescere insieme è la vera infrastruttura del nostro futuro,” ha concluso Cirio. “Il Piemonte è pronto a essere il cuore pulsante della logistica europea, un territorio che sa unire concretezza industriale e visione strategica.”
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