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31 Ottobre 2025 - 07:18
 
												Foto didascalica creata utilizzando il supporto dell'AI
In Piemonte, Halloween non bussa più timidamente alla porta: entra, si accomoda e porta con sé un’ondata arancione. Case addobbate, bambini mascherati, cucine profumate. E soprattutto zucche ovunque.
 Che siano scolpite con sorrisi storti o trasformate in vellutate fumanti, la zucca è diventata la vera protagonista dell’autunno.
E dietro questo entusiasmo c'è un fenomeno tutt’altro che folcloristico: la “Zucca Economy”, che secondo Coldiretti vale ormai 30 milioni di euro tra cucina, decorazioni e turismo stagionale.

Quest’anno le zucche italiane sfiorano le 40.000 tonnellate, e il Piemonte gioca un ruolo importante con oltre 1.000 aziende e 20mila quintali raccolti.
 Non è stato un anno facile, con rese frenate dal clima imprevedibile, ma la qualità è altissima: polpa dolce, profumata, ricca di antiossidanti grazie alle forti escursioni termiche tipiche del territorio.
Zucche che sanno di campagna vera.
 E che raccontano un pezzo di Piemonte che non passa mai di moda.

Halloween ha fatto la sua parte, ma la tradizione contadina non è scomparsa: anzi, si rinnova.
Nei mercati e negli agriturismi Campagna Amica, la zucca diventa protagonista di ricette che legano passato e presente:
risotto con zucca e salsiccia
flan con crema di Castelmagno
zucca al forno
crema di zucca e porri
Piatti semplici, autentici, pieni di sapori che scaldano.

E poi c’è la sorpresa che sta conquistando famiglie e social: i pumpkin patch, i campi di zucche da visitare come nei film americani.
Filari arancioni, balle di fieno, casette di legno, bambini che scelgono la propria zucca e genitori impegnati a immortalare tutto.
 Un mix tra fattoria didattica, tradizione rurale e gita instagrammabile.
Un nuovo modo per scoprire il territorio, divertirsi e — perché no — mangiare bene.

In autunno diventano due appuntamenti imperdibili per gli amanti della zucca e della tradizione: la Fiera della Zucca di Piozzo e “ZuccaInPiazza” a Rocchetta di Cengio.
A Piozzo la manifestazione — riconosciuta Presidio Slow Food — ha richiamato oltre 60.000 visitatori, con più di 250 stand, aree gioco per famiglie, un “Campo delle Zucche” e una mostra con oltre 600 varietà di cucurbitacee.
A Rocchetta di Cengio, giunta alla 21ª edizione, la festa della zucca locale è una vera e propria celebrazione del “chilometro zero”, con pesatura delle zucche e rilascio di una carta d’identità ai frutti, mercatini, showcooking, musica e artigianato.
A ricordare l’importanza della filiera è Coldiretti Piemonte:
“Meglio acquistare zucche piemontesi per avere qualità e tracciabilità”
sottolineano Cristina Brizzolari e Bruno Rivarossa.
Il messaggio è chiaro: dietro una zucca locale c’è un agricoltore, una storia, un controllo serio.
 Dietro una zucca anonima no.

Dalla cucina alle foto social, dalla tradizione contadina alle feste in maschera, la zucca ha trovato il suo posto nel calendario culturale piemontese.
Halloween forse ha dato la spinta, ma è l’autunno — con la sua lentezza, la sua luce dorata, il suo profumo di terra e legna — a renderla così irresistibile.
Ed è bello scoprire che un frutto nato nei campi può ancora raccontare, unire e celebrare un territorio intero.
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