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Brutte notizie: boom della cassa integrazione anche in provincia di Cuneo

Nel primo semestre di quest’anno, a confronto con lo stesso periodo del 2024, il numero delle ore autorizzate è letteralmente esploso

Brutte notizie: boom della cassa integrazione anche in provincia di Cuneo

ll numero delle ore CIG autorizzate in Italia è salito

Negli ultimi tre anni il numero complessivo degli occupati presenti in Italia è cresciuto di un milione di unità. Nello scorso mese di agosto, infatti, gli addetti totali hanno raggiunto quota 24,1 milioni. Il record storico è stato comunque registrato il mese prima, quando, a luglio, la platea dei lavoratori italiani ha raggiunto la soglia di 24,2 milioni di unità. A queste note positive si contrappone, purtroppo, l’andamento della cassa integrazione. Nel primo semestre di quest’anno, a confronto con lo stesso periodo del 2024, il numero delle ore autorizzate è salito di quasi il 22 per cento.

Il dato emerge da un’indagine pubblicata dall’Ufficio Studi della Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre) di Mestre. Nel primo semestre di quest’anno, a confronto con lo stesso periodo del 2024, il numero delle ore autorizzate è salito di quasi il 22 per cento.

Soprattutto la Cig straordinaria ha subito una impennata del 46,4 per cent. Un incremento, quest’ultimo, molto allarmante che segnala inequivocabilmente le difficoltà che in questo periodo stanno vivendo alcuni settori, in particolare della nostra manifattura, soprattutto nel comparto auto.

A livello provinciale la maglia nera a livello nazionale per incremento delle ore autorizzate di Cig spetta a Campobasso. Nel territorio molisano, che a Termoli ospita uno dei più importanti stabilimenti Stellantis presenti nel Mezzogiorno, nel primo semestre di quest’anno l’incremento è stato del +1.255 per cento. Evidentemente le difficoltà del settore auto e del suo indotto hanno contribuito in maniera determinante a questo risultato. Seguono Cuneo con +347 per cento, Asti con il +289 e Potenza con +280. In controtendenza, invece, Oristano con un decremento delle ore richieste del 74 per cento, Nuoro del -75,6 e Crotone del -87,8 (vedi Tab. 3). Tra le quattro ripartizioni geografiche, infine, la più coinvolta dall’aumento della Cig è il Nordovest (in particolare il Piemonte) dove la crisi dell’automotive ha spinto all’insù le ore autorizzate del 33,3 per cento (vedi Tab. 4)

A livello regionale il Piemonte ha registrato un aumento del 68,4%, il peggior dato tra le regioni del nord, il quarto peggiore a livello nazionale dopo Molise, Basilicata e Abruzzo

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