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01 Novembre 2025 - 10:50
Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, in Piemonte è ripartita la corsa contro l’influenza. La campagna vaccinale 2025, avviata il 14 ottobre, sta già registrando numeri importanti: in sole due settimane sono state somministrate oltre 350mila dosi, a testimonianza della crescente consapevolezza tra i cittadini sull’importanza della prevenzione.
Proteggersi dall’influenza significa ridurre in modo significativo non solo il rischio di ammalarsi, ma anche quello di sviluppare complicanze, spesso sottovalutate. Ogni anno in Italia circa una persona su dieci viene colpita dal virus: molti guariscono in pochi giorni, ma per altri, soprattutto anziani e fragili, un’infezione apparentemente banale può trasformarsi in un problema serio. Per questo i medici ricordano che il vaccino rappresenta ancora oggi la misura più efficace per contenere la diffusione del virus e ridurre gli effetti più gravi.
A differenza di altre vaccinazioni, quella antinfluenzale va ripetuta ogni anno. I virus mutano, cambiano forma e caratteristiche, e per questo motivo la composizione del vaccino viene aggiornata stagione dopo stagione per garantire la copertura contro i ceppi più recenti. “Immunizzarsi prima dell’arrivo del picco influenzale resta la scelta migliore”, spiegano gli esperti: l’efficacia piena arriva dopo circa due settimane e la protezione dura per tutto l’inverno.
Come sempre, la vaccinazione è gratuita per le categorie più esposte: over 60, bambini dai 6 mesi ai 6 anni, persone fragili di ogni età e loro familiari, donne in gravidanza e postpartum, donatori di sangue e operatori particolarmente esposti, come sanitari, insegnanti e Forze dell’Ordine. Tutti gli altri cittadini che desiderano vaccinarsi possono comunque farlo, rivolgendosi al proprio medico o al farmacista.
Un’altra novità confermata riguarda la co-somministrazione con il vaccino anti-Covid: si possono ricevere i due vaccini nello stesso appuntamento, semplicemente con due iniezioni distinte, una modalità pensata per facilitare la protezione globale soprattutto tra i più piccoli e i più fragili.
Chi desidera vaccinarsi può contattare il proprio medico di famiglia, il pediatra o la farmacia di fiducia. In caso di necessità, anche le ASL del territorio sono a disposizione per fornire supporto e indicazioni.
Il messaggio che arriva dai sanitari è chiaro: "vaccinarsi non è solo un gesto personale, ma un atto di responsabilità collettiva". Proteggere se stessi significa anche proteggere i più vulnerabili e contribuire a evitare sovraccarichi del sistema sanitario nei mesi più critici dell’anno. Un gesto semplice, che vale per tutti — e che, come dimostra il numero delle prime adesioni, i piemontesi hanno già iniziato a compiere.
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