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«Una tragedia ingiusta»: gli amici di Rifreddo ricordano Alberto Bertone

La famiglia dell’amministratore delegato di "Acqua Sant'Anna" di Vinadio è originaria di Mondovì.

Lutto nell'impresa cuneese: morto Alberto Bertone di "Acqua Sant'Anna"

Alberto Bertone

Silenzio, commozione e ricordi nella chiesa della Gran Madre a Torino per l’ultimo saluto, giovedì 13 novembre ad Alberto Bertone, l’amministratore delegato di Acqua Sant’Anna di Vinadio scomparso l’11 novembre a 59 anni.

«La vita ad Alberto ha dato tanto ma è stata altrettanto spietata. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto incredibile» ha sottolineato l’amico imprenditore Paolo Lavatelli. In chiesa, accanto ai famigliari politici, sindaci, amministratori, imprenditori e anche gli operai della Sant’Anna che hanno accompagnato il feretro.

La famiglia è originaria di Mondovì e la notizia della morte improvvisa e prematura di Alberto Bertone ha scosso profondamente la piccola comunità di Rifreddo. Proprio dagli amici della frazione arriva questo ricordo:

«Anche se tu sei nato nei pressi di Torino, la tua famiglia paterna è di antica origine rifreddese. Molti di noi sono stati amici di tuo padre e dei tuoi nonni e ne hanno apprezzato la loro disponibilità e la loro laboriosità. Tuo padre è ricordato come figura d’imprenditore intraprendente, “visionario” e geniale, ma soprattutto “illuminato”, un “capitano d’impresa” dal volto umano con attenzioni verso problemi sociali e una cristallina onestà e serietà nel lavoro. Era partito giovanissimo da una misera casa dove non c’era nulla, come misere erano la maggior parte delle nostre case d’allora, e da grande impresario ha costruito case bellissime provviste di ogni comodità.

È stato il simbolo di un riscatto morale e sociale di Rifreddo, un compaesano sempre fiero delle sue radici di cui essere orgogliosi. E tu e tuo fratello Fabrizio siete stati degni eredi della sua vocazione e avete messo a frutto in modo eccellente i suoi insegnamenti. La tua sensibilità e il tuo altruismo nell’affrontare le difficoltà del mondo nel quale ha sede la tua attività, sono testimonianza di un’imprenditoria moderna e intelligente sempre alla ricerca di innovazioni all’avanguardia e valide soluzioni alle mille problematiche odierne, da quelle sociali a quelle ambientali. E dove il lavoratore diventa collaboratore.

Gesti di generosa solidarietà dimostrata verso i tuoi dipendenti in momenti di grande difficoltà generale sono stati apprezzati anche da ambienti solitamente ostili al mondo industriale, come esempio di ammirevole e lungimirante comportamento imprenditoriale. La nostra comunità non trova parole per esprimere il suo dolore e la sua tristezza per la tua giovane inaccettabile morte. Un’altra ingiusta tragedia che si aggiunge alle ultime recenti che hanno travagliato te e i tuoi costernati famigliari.

Troverai ad accoglierti in cielo i tuoi cari che ti hanno preceduto, tuo papà, tua moglie, tua cognata. Raccoglierete lassù tutti insieme il bene che avete seminato sulla terra. E nella tristezza ci piace illuderci che nelle bottiglie della tua acqua, che ogni giorno corrono a dissetare il mondo, ci sia un’ideale goccia di acqua del “Rifreddo”, quel torrente poco più d’un ruscello nel quale papà Beppe pescava cavedani e barbi con gli amici, in quei tempi remoti, caldi e duri. Era un modo per divertirsi e sfamarsi. Allora procurarsi qualcosa da mangiare era una sfida quotidiana. Ora incombono su di noi altre sfide, forse ancora più difficili; speriamo di affrontarle e vincerle con la forza, le capacità e la generosità di cui tu e tuo padre siete stati encomiabile esempio. Insieme con i tuoi cari con i quali starai già pregando in cielo, aiutaci».

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