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Giovani e allevatrici. E chi l'ha detto che è un lavoro da uomini?

Le storie di Anna, Nicole, Ginevra, Michela , Aurora e Giulia, le sei ragazze omaggiate alla Fiera del Bue grasso

Giovani e allevatrici. E chi l'ha detto che è un lavoro da uomini?

Nicole Migliore, 16 anni, con il bue Carmelo

Chi l’ha detto che fare l’allevatore è un lavoro da uomini e che i giovani non sono più interessati al mestiere? A smentire ci sono Anna Isaia, Nicole Migliore, Ginevra Migliore, Michela Pansa, Aurora Manzo e Giulia Allione Cardone. Belle e brave. Ciò che le accomuna, oltre alla giovane età, è l’impegno quotidiano in stalla. Per questo lo storico speaker della Fiera del Bue grasso a Carrù, Giorgio Pellegrino, le ha chiamate sul palco per un lungo applauso.


Le sei giovani allevatrici sul palco

La loro è una passione ereditata dalla famiglia, ma vissuta in prima persona. Prendiamo Nicole, ad esempio: ha 16 anni e, quando non è a scuola, dà volentieri una mano al papà (pluripremiato quest’anno alla Fiera). Sulle orme della sorella maggiore Ginevra.

Giulia Allione Cardone, invece, è un volto noto a Carrù. Come racconta la mamma, Antonella Blua, «è come se fosse nata già in stalla». Sorella di Michela — che, laureata in Economia, ha scelto un’altra strada — Giulia, 21 anni, lavora nell’azienda di famiglia guidata dal papà Gianfranco Allione Cardone: 280 capi e una delle realtà “di punta” del Consorzio di tutela del Bue Grasso.  Dopo il diploma all’Agraria è diventata anche consigliera Coalvi.

 

«Fin da piccola – racconta – ho avuto la passione per gli animali. Quando c’era una mucca che doveva partorire, mamma e papà mi portavano sempre con loro. Ora mi sveglio verso le 6 e scendo con i miei in stalla. Inizio a portare i vitellini alle mamme ed è bellissimo. Noi, purtroppo, non andiamo mai in ferie… o meglio: io che sono giovane sì, ma solo perché in stalla ci sono ancora mamma e papà. In futuro probabilmente sarà così anche per me, ma ne sono contentissima. Un’oretta qui è come essere in vacanza: ti rilassa la mente. E quando gli animali soffrono o stanno male, lo sento anch’io».

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