Torna la neve nel Cuneese: martedì 16 dicembre fiocchi fino in pianura

Dopo un week-end ancora soleggiato, è previsto l'arrivo di una perturbazione atlantica

12 Dicembre 2025 - 08:10

Torna la neve nel Cuneese: martedì 16 dicembre fiocchi fino in pianura

Foto Marco Aimo

Una nuova irruzione invernale è pronta a raggiungere il Cuneese. Lo ha annunciato pochi minuti fa l’esperto meteo Andrea Vuolo di Meteo in Piemonte, confermando il ritorno della neve nella giornata di martedì 16 dicembre, con precipitazioni previste fino a bassa quota e, localmente, anche in pianura. Secondo Vuolo, tra la serata di lunedì 15 e quella di martedì 16 dicembre è atteso l’ingresso di una perturbazione atlantica che porterà un peggioramento progressivo del tempo su tutto il Piemonte meridionale. Le prime precipitazioni dovrebbero comparire nella notte tra lunedì e martedì, per poi intensificarsi nel corso della mattinata. Le temperature in calo favoriranno l’arrivo della neve non solo sulle aree collinari e pedemontane, ma anche nei principali centri di pianura. Il fenomeno sarà accompagnato da venti umidi meridionali, mentre l’accumulo previsto dipenderà dall’intensità delle precipitazioni e dalla durata del passaggio perturbato. Nelle vallate alpine cuneesi sono probabili accumuli più consistenti, localmente anche fino a 50 centimetri.

Una nuova irruzione invernale è pronta a raggiungere il Cuneese. Lo ha annunciato pochi minuti fa l’esperto meteo Andrea Vuolo di Meteo in Piemonte, confermando il ritorno della neve nella giornata di martedì 16 dicembre, con precipitazioni previste fino a bassa quota e, localmente, anche in pianura.

Secondo Vuolo, tra la serata di lunedì 15 e quella di martedì 16 dicembre è atteso l’ingresso di una perturbazione atlantica che porterà un peggioramento progressivo del tempo su tutto il Piemonte meridionale. Le prime precipitazioni dovrebbero comparire nella notte tra lunedì e martedì, per poi intensificarsi nel corso della mattinata. Le temperature in calo favoriranno l’arrivo della neve non solo sulle aree collinari e pedemontane, ma anche nei principali centri di pianura.

Il fenomeno sarà accompagnato da venti umidi meridionali, mentre l’accumulo previsto dipenderà dall’intensità delle precipitazioni e dalla durata del passaggio perturbato. Nelle vallate alpine cuneesi sono probabili accumuli più consistenti, localmente anche fino a 50 centimetri.