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19 Dicembre 2025 - 17:47
Nei piccoli paesi, soprattutto quando sono formati da tante piccole borgate, spesso si trova un microcosmo che ha nella cappella di frazione il suo piccolo centro di aggregazione. Luoghi che portano con sé una forte carica identitaria, intorno a quale spesso unisce la forza della comunità. È quanto accaduto ai Sacheri a Pianfei, dove la Cappella di Sant’Ambrogio ha recentemente ritrovato una nuova vita grazie all’intervento dei frazionisti, coordinati dagli sforzi di Irma Gavotto. È una bella storia da scoprire, tanto più in clima natalizio: il valore della condivisione, l’attaccamento alle radici e la generosità della comunità hanno portato a riscoprire un luogo storico della devozione popolare.

Da diversi anni Irma, residente ai Sacheri, ha cominciato a occuparsi della cappella, che rischiava il decadimento dell’abbandono, dopo anni di inattività. Irma ha iniziato a dedicare tempo e risorse alla cura dell’edificio, e con il tempo ha coinvolto altre persone, finendo così per creare un piccolo gruppo informale. Non operano sotto l’egida di alcun’associazione né su mandato di alcuno, sono semplicemente alcuni cittadini che hanno deciso di spendersi per curare un piccolo patrimonio del paese per evitarne il degrado. Un evento di cui Irma è stata a suo modo la catalizzatrice. A lei va dunque la gratitudine di tutti i frazionisti. «Chi ha dedicato materiali – raccontano i volontari –, chi le proprie competenze per realizzare i lavori. Irma ha coordinato tutti: oggi la cappella è un luogo di ritrovo fruibile ed è uno spazio dove si tengono momenti di condivisione, merende sinoire, chiacchiere e momenti di preghiera. Ovviamente non si tratta di un restauro architettonico, ma una rinascita ambientale e sociale, che fa capo alla cura dell’area, al decoro, ad uno spazio che è tornato accogliente ed è tornato ad essere un nucleo di aggregazioni come è sempre stato per i Sacheri in passato».
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