Nasce "Il presepe in scatola": quando la tradizione diventa pop

Per questo Natale, due creativi cuneesi, Umberto Arione e Francesca Barbero, hanno ideato un oggetto artistico che è un piccolo omaggio pop a una grande tradizione soprattutto italiana. Il presepe fu infatti introdotto a Greccio da San Francesco, e già in quell'epoca, nel 1223, era una grande operazione popolare, in grado di portare la Natività alle masse popolari in un modo coinvolgente e immediatamente comprensibile.

Questa operazione culturale e artistica crea un simpatico e affettuoso calembour visivo. "Per chi ama il presepe tradizionale: tranquilli, non vogliamo sostituire muschio vero e pastori di terracotta… però, non sempre abbiamo il tempo per allestire un presepe degno di Betlemme...e se vengono a trovarti i parenti e tu non hai fatto il presepio? Zac!, apri la scatoletta… ed è pronto in un attimo." dice il claim con cui i due autori hanno presentato il loro progetto.

Il progetto si collega a un grande classico della pop art e del suo culto per i prodotti industriali, dai detersivi Brillo alla lattina di Coca Cola, fino ovviamente all'iconica Campbell Soup, tutti esplorati dal genio di Andy Wahrol nei primi anni '60 (e apparsi, di recente, anche nella bella mostra monregalese dedicata all'autore, di un anno fa).

Se vogliamo, questo Presepe istantaneo è anche un modo per riflettere sui tempi attuali, legati alla velocità a volte forzata delle esperienze, dove quindi tradizioni e culti del passato sopravvivono, ma a volte un po' in affanno, sacrificati dalla velocità "mordi e fuggi" del turismo, dell'esperienza culturale, e forse anche della spiritualità. Quindi, sì al simpatico presepe in scatola, ma usando invece il Natale come un momento di pausa e di riflessione "slow".

Per chi fosse interessato ad approfondire questo curioso artifatto, qui la pagina ufficiale del progetto:
https://www.instagram.com/presepeistantaneo