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16 Dicembre 2025 - 05:15
La protesta sotto il palazzo della Regione
Oltre 2500 agricoltori dalla Granda e 7000 da tutto il Piemonte hanno raggiunto il grattacielo della Regione con un grande corteo e con i loro trattori per dire “Forsa Piemunt – Date n’andi”. Tanti i cartelli di denuncia: “+ atti concreti - selfie”, “non dobbiamo pagare il prezzo per tutti”, “non affossate l’agricoltura”, “intervenire subito per garantire un futuro al Piemonte”.
Difendere il territorio, il lavoro, il nostro cibo: è ora che la Regione apra gli occhi e dia risposte concrete alle imprese, perché il sistema agricolo non può più aspettare. È la denuncia di Coldiretti in occasione della mobilitazione “Forsa Piemunt – Date n’andi”, in piazza Piemonte a Torino, sotto il grattacielo della Regione, dove erano presenti Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo, e Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo, insieme a Cristina Brizzolari, Presidente di Coldiretti Piemonte, al Delegato confederale Bruno Rivarossa e all’intera giunta regionale. Nel corso della mobilitazione, importante il confronto con il governatore Alberto Cirio e con gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente, rispettivamente Paolo Bongioanni, salito poi sul palco, e Matteo Marnati, insieme ai direttori dei relativi settori, che si sono impegnati a portare avanti le istanze esposte da Coldiretti Piemonte.

“I nostri agricoltori difendono la biodiversità e le eccellenze del nostro territorio, una provincia, la nostra, che vanta 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP e 18 DOC e DOCG ed è ai vertici delle province d’Italia per numero di prodotti a denominazione, cui si aggiungono svariati prodotti agroalimentari tradizionali, prodotti tipici di montagna e una gamma completa di filiere che spaziano tra i diversi comparti agricoli, frutto del lavoro di agricoltori che presidiano territori altrimenti disabitati, riducendo il rischio del dissesto idrogeologico e gli effetti dei cambiamenti climatici, producendo cibo sano, sicuro e rigorosamente controllato dalle strette normative che vigono nel nostro Paese. Ma per continuare a fare tutto ciò, garantendo oltretutto occupazione ed economia territoriale, è necessario che la Regione si impegni concretamente. Per questo abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione l’agricoltura a 360 gradi – dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo –. A fronte anche dei cambiamenti climatici, serve una nuova linea di indirizzo politico e di programmazione che integri i fondi e distribuisca adeguatamente le risorse”.

Durante la mobilitazione è stato presentato uno specifico documento con 12 punti dettagliati che rappresentano le priorità per il comparto agricolo:

«La nostra mobilitazione prosegue fino a quando non avremo risultati concreti su tutto quanto è urgente per la nostra agricoltura e per la difesa del reddito delle nostre imprese – sottolinea Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo –. La nostra agricoltura ha dimostrato di essere un motore insostituibile di crescita, capace di generare valore, occupazione e identità e, ancora di più in questo momento di conflitti e guerre commerciali, va valorizzata, poiché rappresenta un comparto strategico per la produzione di cibo».
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