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Meteo: torneremo ad avere un Natale sotto la neve?

«Intensa perturbazione con pioggia e abbondante neve in montagna»

Meteo: torneremo ad avere un natale sotto la neve?

«Nella settimana di Natale in arrivo tanta pioggia e neve abbondante in montagna». Lo scrive il meteorologo piemontese Andrea Vuolo, che annuncia "un importante aggiornamento" nelle prossime ore. Torneremo ad avere un Natale sotto la neve, anche a bassa quota?

Sul Piemonte, scrive Vuolo, è attesa «un’intensa e prolungata fase perturbata per tutta la settimana di Natale». I modelli meteo, fino a ieri, parlavano di grandi accumuli di pioggia fra il 21 e il 24 dicembre: «sembra sempre più probabile l’arrivo di una perturbazione ben poco usuale per questo periodo dell’anno - scrive Vuolo -, con abbondanti nevicate in montagna e piogge forti soprattutto sulle pianure occidentali e meridionali della nostra regione. Se confermati, questi accumuli potranno determinare locali criticità idrogeologiche e un innalzamento del pericolo valanghe in quota verso i livelli più elevati entro Natale, con potenziali ripercussioni della viabilità stradale su medio-alte valli occidentali (specie tra Torinese e Cuneese) nelle giornate di lunedì 22 e martedì 23 dicembre. In attesa poi di una possibile seconda fase molto instabile tra Natale e Santo Stefano, in un contesto termico decisamente più tipico di inizio inverno». Quindi, pioggia abbondante (o molto abbondante) prima di natale, e poi un abbassamento delle temperature.

Previsioni coerenti con quelle emesse dal bollettino meteo di ARPA Piemonte, che, stando alle attuali valutazioni, parla di neve in montagna fra domenica 21 e lunedì 22 dicembre.

Tutto dipende dunque dalle temperature: se il freddo scenderà anche a quote collinari sotto i 500 metri, Mondovì e il Monregalese vivranno un  Natale nevoso, cosa che non si verificava da un po' di anni a questa parte. È invece ormai quasi certo che la settimana del 22-29 dicembre vedrà parecchia neve in montagna, con inevitabili conseguenze positive per le stazioni sciistiche e, parallelamente, conseguenze più critiche per la viabilità.

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