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La Provincia di Cuneo a fianco dei Comuni montani declassati

Il Presidente Robaldo a Cortemilia: «Chi decide questi criteri conosce il territorio?»

La Provincia di Cuneo a fianco dei Comuni montani declassati

Il DPCM di classificazione dei comuni montani, previsto dall’articolo 2 della legge 131 del 12 settembre 2025, è ormai al centro di polemiche sempre più accese e sta producendo l’effetto opposto rispetto a quello annunciato con esclusioni, tagli, incertezza e nuove disuguaglianze territoriali.

Dall’elenco dei 62 comuni del Cuneese che si trovano sotto i 600 metri di altitudine, lo schema di decreto trasmesso dal Governo per la nuova classificazione in base ai criteri di altimetria e di pendenza, ne taglia fuori 17: Bergolo, Bosia Briaglia, Castino, Cigliè, Cortemilia, Costigliole Saluzzo, Envie, Lesegno, Manta, Perletto, Pianfei, Revello, Rocchetta Belbo, Saluzzo, Torre Bormida e Verzuolo.

Già nelle scorse settimane, prima della pubblicazione ufficiale, si era verificata una levata di scudi da parte degli amministratori locali e non erano mancate le denunce da parte della Unione Nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli enti Montani.

Oggi, domenica 21 dicembre, il Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo era a Cortemila per fornire il sostegno e la solidarietà dell’ente ai Comuni “declassati”.

«Come Provincia di Cuneo lanciamo una proposta: si dia tempo alle Regioni di trasmettere al Governo una classificazione più aderente alle singole realtà locali. Conosco Calderoli e so che questa sensibilità non gli manca - ha esordito Luca Robaldo -. Ho deciso di venire qui a Cortemilia, nelle vallate che conosco bene perché nato a poca distanza da qui, per confrontarmi con i Sindaci dei Comuni che rischiano l'esclusione fra quelli considerati montani. Nel cuneese sono 17 ed a tutti loro ho già assicurato che la Provincia è al loro fianco».

«Mi sono confrontato con l'assessore regionale alla Montagna Marco Gallo e l'ho ringraziato perché il Piemonte ha già assunto una posizione forte in Conferenza Unificata non accettando l'impostazione pensata dagli uffici ministeriali. Ed è proprio questa, a mio avviso, parte importante del problema: chi decide questi criteri conosce il territorio?» conclude Robaldo.

All'incontro di Cortemilia, organizzato dal sindaco Roberto Bodrito, hanno preso parte anche i primi cittadini di Pezzolo Valle Uzzone, Gianni Balbiano; Bosia, Ettore Secco; Rocchetta Belbo, Valter Sandri; Torre Bormida, Andrea Rizzolo; Perletto, Piergiuseppe Tealdo; Castino, Enrico Paroldo, e Bergolo, Mario Marone, oltre al Presidente della Unione Montana Alta Langa, Davide Falletto.

«Abbiamo già redatto un documento che abbiamo inviato al Governo ed alla Regione - spiegano i Sindaci ed il Presidente - e confidiamo che il sostegno della Provincia sia un ulteriore elemento che rafforza la nostra posizione».

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