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22 Dicembre 2025 - 11:02
È uno sfogo duro, netto e pubblico quello del sindaco di San Michele Mondovì Daniele Aimone, che rompe il silenzio sulla gestione della raccolta rifiuti, chiamando in causa ACEM, la ditta incaricata Proteo Ambiente e la subappaltante Econord. Una presa di posizione che nasce da settimane di segnalazioni, proteste e malumori crescenti, non solo da parte dei cittadini, ma anche di attività commerciali e aziende, comprese realtà di grandi dimensioni.
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«La situazione - afferma Aimone - è diventata insostenibile. I problemi nella raccolta ci sono sempre stati, ma oggi hanno assunto dimensioni inaccettabili, con disservizi che durano da giorni e che stanno mettendo in difficoltà famiglie e imprese». Numerosi utenti segnalano mancati passaggi, rifiuti non raccolti, cassonetti e aree lasciate nel degrado. A questo si aggiunge, secondo quanto riferisce il Comune, un continuo scaricabarile di responsabilità: «Chi chiama i numeri indicati - prosegue il sindaco - si sente rimbalzare da un ente all’altro, senza risposte chiare né soluzioni».
L’Amministrazione tiene a ribadire con forza un punto: la responsabilità non è del Comune. «Noi possiamo solo stare al fianco dei nostri concittadini e pretendere che il servizio funzioni. San Michele fa raccolta differenziata da almeno quindici anni, con standard sempre elevati. Abbiamo lavorato con costanza per mantenerli tali e non accettiamo che una gestione inefficiente comprometta quanto di buono costruito nel tempo».
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Tra gli episodi più eclatanti viene citato anche il mercato del venerdì dove, secondo l’Amministrazione, la mancata raccolta ha lasciato una situazione definita «indecorosa e sotto gli occhi di tutti». Il Comune dichiara di avere foto e testimonianze che documentano commistioni tra rifiuti differenziati e RSU, nonostante le continue richieste di chiarimenti inviate agli enti competenti. «Abbiamo sollecitato spiegazioni più volte - sottolinea Aimone - senza mai ricevere risposte esaustive o risolutive».
A peggiorare il quadro, l’incertezza sul futuro immediato. «Ci è stato comunicato che dal nuovo anno cambierà il calendario della raccolta, ma siamo a ridosso delle festività natalizie e né il Comune né la cittadinanza hanno ancora ricevuto alcuna informativa. Non sappiamo cosa succederà, e questo significa entrare nel nuovo anno solo con incognite e con il timore di nuovi disservizi».
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Da qui, la dichiarazione più forte. «Prima che la situazione degeneri ulteriormente - afferma il sindaco - serve chiarezza e servono interventi decisi da parte delle istituzioni competenti. Se chi gestisce questi enti non è in grado di fare il proprio mestiere, abbia il coraggio di ammetterlo e si dimetta. Molti lo pensano, pochi lo dicono: la misura è colma».
L’obiettivo dichiarato resta quello di mantenere e migliorare il livello di raccolta differenziata, non certo tornare indietro. Ma l’amarezza è evidente: «Siamo allibiti - conclude Aimone - perché dopo riunioni, confronti e promesse, nulla è cambiato. È una situazione che definire vergognosa non è eccessivo. I cittadini pagano una tassa rifiuti tutt’altro che simbolica e hanno diritto a un servizio dignitoso».
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