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Piemonte, 30 milioni per cambiare aria alle città: stop allo smog con più verde e mobilità sostenibile

Piemonte, 30 milioni per cambiare aria alle città: stop allo smog con più verde e mobilità sostenibile

Dalla Regione un maxi intervento per rigenerare gli spazi urbani, ridurre l’inquinamento e rendere le città più vivibili entro il 2030: scuole “car-free”, zone 30, piste ciclabili e piazze più verdi

La Regione Piemonte accelera sulla transizione ecologica delle città e punta dritta a un obiettivo chiaro: migliorare la qualità dell’aria e trasformare gli spazi urbani in luoghi più sani, vivibili e moderni. Con una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, sono stati stanziati 30 milioni di euro per finanziare interventi che aiutino i Comuni a ridurre l’inquinamento, rafforzare la biodiversità, aumentare il verde pubblico e favorire una mobilità diversa, meno dipendente dalle auto.

Le risorse provengono dal Programma regionale Fesr 2021-2027 e saranno destinate esclusivamente agli enti pubblici, che potranno presentare progetti mirati a ridisegnare le città a misura di persone e non solo di traffico. L’obiettivo è chiaro: ridurre polveri sottili e ossidi di azoto, creare contesti urbani più resilienti ai cambiamenti climatici e restituire ai cittadini strade, piazze e quartieri più sicuri e puliti.

Il piano guarda soprattutto agli spostamenti quotidiani e punta molto sulla mobilità sostenibile. Si va dalla realizzazione di piste ciclabili e percorsi pedonali sicuri alla creazione di aree pedonali e zone a 30 km/h, fino alla trasformazione di piazze, parchi e aree gioco. Particolare attenzione sarà rivolta alle scuole, con progetti “car-free”, percorsi casa-scuola protetti, iniziative come pedibus e bike to school e interventi pensati per proteggere i bambini dall’inquinamento di prossimità. Non mancheranno inoltre interventi di deimpermeabilizzazione del suolo e nuove infrastrutture verdi, indispensabili per affrontare ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi.

I fondi saranno disponibili dal 2026 al 2030 e potranno coprire fino al 90% dei costi dei progetti comunali, con contributi fino a 630mila euro per i piccoli centri e fino a 1,8 milioni di euro per i capoluoghi e i Comuni sopra i 10mila abitanti. I finanziamenti saranno assegnati tramite bando a sportello e la selezione dei progetti avverrà secondo criteri condivisi a livello europeo e regionale, per garantire trasparenza e risultati concreti.

Per l’assessore Matteo Marnati si tratta di un passo decisivo: “Con questi 30 milioni – ha dichiarato – diamo strumenti veri e immediatamente utilizzabili ai Comuni per combattere lo smog e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno. Non è solo un obbligo europeo, ma una priorità di salute pubblica e di tutela del territorio”.

Ora la parola passa ai Comuni, chiamati a trasformare queste risorse in progetti capaci di lasciare il segno.

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