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31 Dicembre 2025 - 11:32
Foto didascalica creata utilizzando il supporto dell'AI
Lo sport di base piemontese si prepara a una vera operazione-rilancio. La Regione mette sul tavolo oltre 5 milioni di euro – per la precisione 5,018 milioni – destinati alla riqualificazione degli impianti sportivi, pubblici e privati, sparsi in tutto il territorio.
L’assessore regionale al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi, Paolo Bongioanni, parla di «terzo grande pilastro» delle nuove politiche per lo sport di base. Dopo il bando dedicato agli eventi – oltre 2,2 milioni di euro per 232 iniziative finanziate nel 2025 – e quello da 1,4 milioni appena aperto per i percorsi ludico-sportivi nei Comuni, ora tocca agli impianti: i luoghi dove ogni giorno bambini, ragazzi e adulti si allenano, crescono e socializzano.
I fondi saranno messi a bando nelle prossime settimane e andranno a coprire sia il mondo pubblico sia quello privato:
3 milioni di euro sono destinati ai progetti presentati da Enti locali, Coni e Cip, mentre 2.017.850 euro finanzieranno gli interventi proposti da organizzazioni sportive e altri enti privati, con o senza personalità giuridica, compresi quelli religiosi.
Bongioanni spiega che l’obiettivo è chiaro: «Sostenere la manutenzione e la riqualificazione del patrimonio di impianti sportivi del Piemonte, che siano di proprietà dei Comuni o di associazioni, società e realtà senza scopo di lucro. Sono presìdi fondamentali sul territorio per permettere a tutti di scoprire il proprio talento e praticare lo sport preferito in strutture qualificate, moderne e diffuse. È la missione di tanti dirigenti e volontari, ed è ai primi posti del mio impegno come assessore regionale e appassionato di sport».
Il bando, che verrà pubblicato nel mese di gennaio 2026, finanzierà esclusivamente interventi su impianti già esistenti e destinati soprattutto a un’utenza locale: palestre scolastiche, campi sportivi, palazzetti, strutture oggi in funzione o dismesse ma recuperabili. Nessuna nuova costruzione, dunque, ma un’azione mirata a modernizzare, mettere in sicurezza e rendere accessibili le strutture che i piemontesi usano ogni giorno.
Le tipologie di intervento ammesse sono tre:
– abbattimento delle barriere architettoniche e adeguamento alle norme di sicurezza;
– adeguamento ai requisiti tecnici delle Federazioni Sportive e delle Discipline Sportive Associate, per ottenere omologazioni e rinnovi necessari a ospitare competizioni e allenamenti;
– manutenzioni straordinarie che non rientrano nelle categorie precedenti, comprese le operazioni di rifunzionalizzazione degli spazi per destinarli a discipline diverse da quelle originarie.
Non rientrano invece nel finanziamento le spese per attrezzature di rapido deterioramento o beni di consumo (palloni, materassi, ecc.), gli oneri di urbanizzazione, gli interventi sugli impianti di risalita, i lavori per parcheggi o piste ciclabili, né interessi debitori o altre voci finanziarie.
Per ogni progetto ammesso, la Regione riconoscerà un contributo in conto capitale pari al 60% della spesa ammissibile, IVA compresa, con un tetto massimo di 60.000 euro. Per poter partecipare, i progetti dovranno avere un importo complessivo compreso tra 10.000 e 150.000 euro.
Una spinta concreta perché società sportive, parrocchie, Comuni e associazioni possano finalmente mettere mano a spogliatoi, tribune, campi e palestre che attendono da anni un restyling. Con un obiettivo dichiarato: fare dello sport di base un diritto accessibile, sicuro e inclusivo per tutti i piemontesi.
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