“Au revoir”, il maestro Nando va in pensione

18 Giugno 2020 - 08:54

Foto di classe risalente al "lontano" 1994

«Ovunque tu sia, sarai sempre nel mio cuore. Au revoir». Ha scelto Gandhi, rigorosamente tradotto in francese per dare l’addio in un’insolita ultima lezione su Youtube. Il maestro Nando saluta nel suo modo: dritto fino all’essenziale, chiudendo così un capitolo lungo oltre quarant’anni, fatto di generazioni e generazioni di studenti tirati su in una maniera che è sempre andata oltre il semplice banco di scuola. “Rouge, jaune, orange et vert” o l’altra canzoncina sull’alfabeto in tantissimi, a distanza di anni (compreso chi scrive), ricordano alla perfezione, le “gateau des rois”, le “crepes” e soprattutto la recita di fine anno tra prove in palestra, costumi, copioni, ruoli da assegnare era la serata dell’anno. I più “fortunati” sono stati tutti quelli prima della leva del 2000 e 2001. Quando si è scesi, con la riforma, a un’ora di francese a settimana era impossibile continuare. «Ho iniziato nel ’77 e no... ARTICOLO PREMIUM Se sei un abbonato all'edizione digitale fai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti! Senza pensieri Abbonamento Autorinnovabile 1 settimana 1 € Acquista ora Un solo account tanti vantaggi Scopri l'offerta premium più adatta a te Scoprile tutte Sei già abbonato?

«Ovunque tu sia, sarai sempre nel mio cuore. Au revoir». Ha scelto Gandhi, rigorosamente tradotto in francese per dare l’addio in un’insolita ultima lezione su Youtube. Il maestro Nando saluta nel suo modo: dritto fino all’essenziale, chiudendo così un capitolo lungo oltre quarant’anni, fatto di generazioni e generazioni di studenti tirati su in una maniera che è sempre andata oltre il semplice banco di scuola. “Rouge, jaune, orange et vert” o l’altra canzoncina sull’alfabeto in tantissimi, a distanza di anni (compreso chi scrive), ricordano alla perfezione, le “gateau des rois”, le “crepes” e soprattutto la recita di fine anno tra prove in palestra, costumi, copioni, ruoli da assegnare era la serata dell’anno. I più “fortunati” sono stati tutti quelli prima della leva del 2000 e 2001. Quando si è scesi, con la riforma, a un’ora di francese a settimana era impossibile continuare.