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Magliano, in due accusati di truffa: «Antifurti installati a prezzi esorbitanti»

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Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la nipote di un anziano, ormai defunto, residente a Magliano Alpi. Un giro di assegni e versamenti per oltre diecimila euro, nell’arco di poco più di un anno, per un antifurto domestico. «A insospettirmi è stato anche il fatto che in uno degli assegni la causale riportasse “aggiornamento ardware”, scritto senza la h. Difficile pensare a un errore del genere da parte di un’azienda del settore», ha raccontato al giudice la prima querelante. A suo dire, «l’impianto di antifurto in casa di mio zio non giustificava assolutamente tutti questi esborsi». Da questa denuncia sono partiti gli accertamenti a carico di D.B., classe 1972, originario di Torino e residente a Racconigi, e G.P., classe 1973, anche lui di origini torinesi, con residenza a Cardè. Entrambi svolgevano incarichi come procacciatori d’affari per conto della PSP Security di Cardè, oggi messa in liquidazione. D.B. in particolare...

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